Questione mercatini chiamati Forte dei Marmi? Approfondiamo l’argomento. Mentre in Toscana ed a Como le associazioni di categoria  Confesercenti prendono posizione su questi mercati Fake di Forte dei Marmi qui da noi in Romagna c’è un silenzio assordante. In Toscana sono usciti articoli, a fine settembre, dove l’associazione Confesercenti sosteneva la posizione del sindaco Bruno Murzi di Forte dei Marmi dove egli stesso attraverso il suo comunicato stampa prendeva le distanze da questi mercati. Anche l’associazione Confesercenti di Como è uscita a fine Marzo con un post dove metteva un divieto a questi mercati Fake e scriveva “Fermiamo il mercato non originale, tuteliamo i nostri mercati”. Segue link dell’articolo https://gioiaemiliaromagna.it/confesercenti-proviciale-di-como-fermiamo-il-mercato-non-originale-tuteliamo-i-nostri-mercati/?fbclid=IwAR2TV2LdEDvJ1lrR5MvTaxYdAbkpn7ZzUNdO71Vyppmvfu7FMf2fO01

A questo punto come commerciante e come presidente dell’associazione SMAC ( Storico Mercato ambulante Cesena)  mi pongo domande su come ancora i comuni, qui in Romagna, possano ospitare questi mercati che nella loro denominazione hanno la scritta Forte dei Marmi. La posizione del sindaco Bruno Murzi di Forte dei Marmi è chiara su questi mercati e ne prende le distanze attraverso il suo comunicato stampa che dice espressamente “L’unico Mercato del Forte è quello che si svolge a Forte dei Marmi. Tutto quello che viene portato fuori con il brand del Mercato del Forte non è mai stato da noi riconosciuto come tale e continueremo in questa direzione.” La voce è quella del sindaco Bruno Murzi che interviene a seguito di diverse lamentele sopraggiunte agli uffici comunali.

Il proliferare di consorzi e associazioni che utilizzano il brand Mercato del Forte e dunque anche il nome di Forte dei Marmi, ha portato l’Amministrazione Comunale a prendere una posizione non solo a tutela della propria immagine ma anche nei confronti dei diversi comuni che ospitano inconsapevoli quello che non è il vero Mercato di Forte dei Marmi né tanto meno rappresenta la qualità nei prodotti”

Il  comunicato stampa completo lo trovi nel link seguente https://gioiaemiliaromagna.it/il-sindaco-di-forte-dei-marmi-si-fa-promotore-del-suo-comunicato-stampa-dove-chiarisce-la-posizione-dei-mercati-in-giro-in-italia-che-usano-il-nome-forte-dei-marmi/

Questa informazione noi l’abbiamo inviata a molte amministrazioni locali del nostro luogo tra cui Ravenna, Castrocaro, Bellaria, San Mauro Pascoli. Ma purtroppo ancora alcune  amministrazioni, malgrado l’informativa gli sia arrivata, continuano ad ospitarli.

Ora io non comprendo come i sindaci possano ospitare questi mercati che sfruttano il nome Forte dei Marmi ma che in realtà non sono mercati della città di Forte dei Marmi. Certo che quando un consumatore vede la pubblicità, di questi mercati, crede di andare a comprare dagli ambulanti che fanno il mercato nella città di Forte dei Marmi e quindi attirati dal nome scelgono questo mercato a discapito di altri mercati che sono in concomitanza. Infatti prendiamo l’esempio di domenica 30 aprile molti clienti opteranno per andare al mercato di Forte dei Marmi ospitato a Castrocaro invece del mercato straordinario a Forlì, città che distano tra loro soltanto 13 km. Questa è una concorrenza sleale che porterà via clientela a quegli ambulanti che regolarmente faranno il mercato di Forlì.

Ma i sindaci accettando di fatto questo metodo io li ritengo complici di una pubblicità ingannevole, a discapito di un consumatore che ignaro fa km pensando di comprare da ambulanti Tosacani di Forte dei Marmi, invece si ritrova anche ambulanti che frequentano i mercati del nostro territorio.

Perché ci sono 4 o 5 organizzazioni che usano questo nome? Che nello stesso giorno contemporaneamente fanno il mercato in diverse zone in Italia? Allora vuol proprio dire che usare quel nome attira più affluenza di gente.

 

Poi faccio un altro appunto importante su questi mercati, secondo me, non è corretto che su suolo pubblico ci siano delle organizzazioni che limitano di fatto la concorrenza. In questi mercati si trovano bancarelle che hanno articoli diversi tra di loro che non si fanno concorrenza. Ogni banco ha un prodotto diverso dall’altro, faccio un esempio se si trovano due banchi di scarpe uno è elegante e l’altro è sportivo e via così con gli altri articoli. Il consumatore in questo modo si trova senza scelta per poter valutare prezzo e prodotto, ma siccome è il mercato di Forte dei Marmi, lui lo crede, spendere magari qualcosa in più lo reputa una cosa giustificata. Ma è poi così in realtà?

E’ forse anche questa una delle motivazioni per il quale l’organizzazione per partecipare a questi mercatini chiede agli ambulanti una cifra che si può aggirare dalle 250 euro al giorno fino anche alle 500 euro al giorno?.

Eppure questi eventi in passato sono stati anche patrocinati dal comune e cioè il comune non fa pagare il suolo pubblico.

Lo stesso sindaco Bruno Murzi è stato promotore del suo comunicato stampa, oltre che attraverso molte testate giornalistiche toscane, attraverso l’ANCI Toscana ha fatto pervenire il 28 0ttobre 2022 il suo comunicato stampa alle diverse ANCI regionali, tra cui l’Emilia Romagna. Noi abbiamo verificato l’arrivo del comunicato stampa del sindaco Bruno Murzi all’ANCI Emilia-Romagna. Dopo diverse telefonate All’Anci Emilia Romagna,  per sapere quando lo avrebbero divulgato, la risposta era sempre quella che dovevano decidere se e come intervenire.  Così ci siamo affidati al difensore Civico dell’Emilia Romagna che in data 28 febbraio 2023 ha invitato ad ottemperare: “ANCI Emilia-Romagna a fornire aggiornamenti sull’appello rivolto dal Comune di Forte dei Marmi ed ANCI Toscana, valutandone sin da ora l’opportunità di darne diffusione all’interno della Regione, dando conferma a questo Ufficio di avere ottemperato all’invito entro trenta giorni dal ricevimento del presente atto.” Ma la risposta non è arrivata neanche attraverso questa strada.  Come mai un silenzio così, perché a nessuno interessa fare chiarezza su questi mercati?.  Anci e comuni non reputano che la pubblicità ingannevole sia un problema importante nei confronti di un consumatore ignaro della cosa? Non reputano che il problema concorrenza sleale in un suolo pubblico sia un problema?

 Per finire e dare nozioni in più, quando questo tipo di mercato si era visto approdare a Firenze a natale 2021 gli ambulanti Toscani, attraverso Assidea il loro sindacato, si sono subito mossi per prendere le distanze da questi mercati chiamando in questione il sindaco Bruno Murzi e la stampa: ecco il link dei due servizi  https://fb.watch/k3FJC3s9g3/  https://fb.watch/k3G6_tuhU7/ .

Come si comporteranno le associazioni Confesercenti e Confcommercio che il 30 aprile si troveranno uno di questi mercatini a soli 13 km dal mercato di Forlì?

 

 

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