Facciamo un piccolo riepilogo: In data 30 dicembre 2021 in vari cartelloni pubblicitari, in giro per Cesenatico, si sono trovati affissi dei manifesti che mettevano dubbi sulla corretta procedura del bando dell’area  “ex minigolf”. Manifesti fatti affiggere da Enrico Biguzzi, avvocato ed ex consigliere comunale di Cesenatico. Segue il link dell’articolo https://gioiaemiliaromagna.it/cesenatico-ex-consigliere-comunale-enrico-biguzzi-con-manifesti-affissi-per-la-citta-pone-dubbi-sui-manufatti-nellarea-ex-minigol/

Il giorno successivo, cioè il 31 dicembre 2021, esce sulla testata giornalistica Corriere Romagna la risposta del Sindaco Matteo Gozzoli a questo manifesto. Segue il link dell’articolo https://www.corriereromagna.it/area-minigolf-cesenatico-attacco-coi-manifesti-replica-il-sindaco

Qui sotto la risposta dell’avvocato Enrico Biguzzi al Sindaco Matteo Gozzoli  sulla querelle del bando dell’area  “ex minigolf”.

 

“Gentile Sig. Sindaco,

ho letto  con  curiosità la Sua  risposta  alle domande  che con il  manifesto affisso  in paese, ho avanzato alla Giunta comunale   sull’area “ ex minigolf” ;  con il  solo  fine di comprendere come si è potuto  far “planare”  il bando pubblico che prevedeva sul piano edilizio il solo recupero del fabbricato esistente alla legittimazione di nuovi edifici.

Dai lontani anni 70 ( è vero ho tanta esperienza) , in Consiglio Comunale,  mi ha sempre colpito l’arroganza del “piccolo potere locale “, (ma la regia non è solo locale)  nella gestione degli indirizzi urbanistici, dei Piani regolatori e i connessi piani attuativi; hanno sempre prevalso le “visioni miopi”, dettate dagli interessi “speculativi” di ristretti gruppi, attraverso lo strumento della urbanistica concertata e/o flessibile.

Le risposte date agli interrogativi da me sollevati nella sua intervista al  Corriere di Romagna, mi rinviano  al protagonista del celebre  libro di C. Collodi, ossia a Pinocchio. Ne sposa le sembianze?

1) Lei afferma che il limite dei 60 mq del manufatto, indicato nel bando di concessione,   sarebbe  riferito alla superfice commerciale; dimentica  che il punto 5 del bando  precisa  che , ( oltre al manufatto di mq. 60) : “sono ammesse le attività di edilizia libera di cui al comma 19l lettera f, della Legge regionale n. 15/2013..  Cosa centrano i corpi di fabbrica aggiunti con gli interventi di edilizia libera ?;   perché non è stato da subito inserito nel bando la previsione della  flessibilità delle superfici realizzabili, in modo  che tutti gli interessati  ne venissero  a conoscenza?

2) Mi attribuisce  di avere gettato  fango su qualche “Consigliere della maggioranza” ; ciò non è nel mio stile,   dove sta il “fango”? io  ho posto solo domande.   Bastava  precisasse   che “il Consigliere” in questione, di cui Lei  mi sembra confermi legami di parentela, non so di che natura e con chi, non ha partecipato al voto delle delibere del Consiglio riguardanti gli atti dell’operazione. l’iter amministrativo”.  L’approvazione di una variante urbanistica (assunta nel caso di specie?)  è   di competenza del Consiglio.  il Consigliere   non avrà certamente  partecipato alla votazione, ma non sarebbe bene  da parte sua per completezza di informazione rassegnarne l’identità?

Le ribadisco che sul piano urbanistico tale variante ha generato un classico esempio di  “ scempio urbanistico”, uno stravolgimento dell’identità dell’area “ludica”  con la costruzione di nuovi corpi di fabbrica. L’esercizio della attività che si insedieranno è prevedibile arrechino  molestie ed immissione di rumori   agli esercizi ricettivi e residenziali  che sono nelle immediate vicinanze.

3) Infine mi invita a leggere il Piano regolatore. Ho accolto l’invito:  condivido  le nobili intenzioni da Lei esternate, ma il  “SUO “ PUG non sarà idoneo allo scopo..  La riduzione del perimetro del “centro storico (vera propria ossessione del suo predecessore ) , l’abolizione del consueti parametri di controllo dell’edificazione ( indice volumetrico, indice di copertura) e loro sostituzione con altri parametri ( altezze, distanze dai confini, il cosiddetto IRE (indice di riduzione edilizio con strani fattori di computo fra cui il colore dei tetti etc) )  non so dove porteranno in termini  di edificazione e occupazione del suolo. In ogni caso  le dico  sin da ora che copiosi sono gli errori nelle linee guida e prescrizioni  che conformeranno il millantato  recupero della qualità della città urbanizzata. Gli strumenti messi in campo, in assenza di intelligenti incentivi alla riqualificazione,  non saranno efficaci ad attuarne ne il  recupero , ne  la riqualificazione.  Il 3% della nuova edificazione (24 ettari ca ), è solo una vetrina illuminata e potrebbe essere vuota . La  curva demografica  della popolazione  residente nei prossimi decenni sarà  in forte calo, forse maggiore di quanto previsto. In sintesi:  gli anni del  “saccheggio”  di “Valverde” , i colpevoli accordi di programma tipo l’area  “ex nuit”, la  devastazione della campagna, mi sembra  Le abbiano insegnato poco.” Enrico Biguzzi

 

Scegliere il commercio locale è dare un futuro sereno alle nostre città ?❤️??