Lettera aperta ai sindaci dell’Emilia Romagna.

Perché i sindaci non hanno allargato il mercato anche all’apertura di quegli articoli citati all’articolo 45 comma 1 allegato 23 del DPCM del 2 marzo e cioè profumi e cosmetici, saponi, detersivi ed altri detergenti, biancheria, confezioni e calzature per bambini e neonati, infondo che cosa cosa gli costava dare un alternativa di scelta al cittadino? ed in più dava lavoro all’ambulante stesso. Perché non lo fanno? cos’è che li frena? A parer mio il Comune adesso è diventato non più al servizio della nostra costituzione della Repubblica Italiana e quindi un servizio al cittadino, ma è diventato un’impresa, dove tutto ciò che costa è non ha un ritorno lo si decide di non fare. Forse, infatti, aprire il mercato con anche gli articoli sopracitati voleva dire impegnare magari due vigili , voleva dire impegnare magari più l’ufficio, voleva dire quindi dei costi in più e non c’era ritorno, perché in questo momento l’ambulante che mette fuori è anche esentato dalla pagamento del suolo pubblico. A questo punto, secondo me, si lavano le mani le amministrazioni visto che i soldi per fare aprire oltre agli alimentari i fiori ed i prodotti agricoli, fare aprire il commercio al dettaglio ambulante di profumi e cosmetici, saponi, detersivi ed altri detergenti, biancheria, confezioni e calzature per bambini e neonati è un costo e così non danno neanche un alternativa al proprio cittadino che vuole comprare all’aria aperta.
A questo punto che cosa succede? Che il Comune stesso non è più attaccato hai valori della Costituzione Italiana dove dice chiaramente che bisogna dar da lavorare, che la famiglia è creata sulla base del lavoro dato ai propri cittadini. Se i comuni non hanno risorse, non è giusto che ci debbano rimettere i cittadini. I comuni devono ricominciare a stare attaccati a quelli che sono i dettami ed i valori della nostra Costituzione della Repubblica italiana e non dare lavoro è andare contro alla stessa Costituzione. In più in questo momento di pandemia non dà un’alternativa a quel cittadino che si sente più sicuro nel comprare all’aria aperta, visto che è un dato di fatto scritto anche nello stesso DPCM, dove ti fa capire che in zona gialla in zona arancione si era più sicuri comprare all’aria aperta ed ora in zona rossa ti obbliga ad andare a comprare al chiuso se ti serve una mutanda, un detersivo, ho un vestito per il tuo bambino.

In fine un appello a tutti i cittadini

Alla fine voglio fare un appello a tutti cittadini di partecipare alla vita politica della propria città e verificare che il proprio comune, quando fa qualcosa, lo faccia sulla base della nostra Costituzione  della Repubblica Italiana.