OGGI PARLIAMO DI ITALIA SOVRANA E POPOLARE, RACCOLTE PIÙ DI 1800 FIRME SOLO NELLA CIRCOSCRIZIONE FERRARA, FORLÌ, CESENA, RAVENNA E RIMINI PRONTI PER LE ELEZIONI

Dopo due anni e mezzo di Pandemia, di restrizioni, di ricatti, di obblighi, di decreti legge sfornati settimanalmente senza neanche darci il tempo di capire, di metabolizzare, ci stiamo avvicinando ad un momento importante per tutti noi Italiani: il 25 settembre. Anche se con queste elezioni improvvise questo governo ha messo a dura prova la nostra democrazia.

Finalmente molte persone, che in questi due anni sono state viste manifestare, nelle piazze italiane, il dissenso a questo governo, c’è l’hanno fatta e si sono messe subito in moto per raccogliere in pieno agosto e con tempi molto ristretti, le firme per poter essere presenti con la propria lista alle elezioni del 25 settembre.

Vedere con i miei occhi la partecipazione della gente alla raccolta firme qui nella nostra zona di Forli-Cesena mi ha fatto molto piacere. Ho visto la fila per andare a firmare, per far sì che questi nuovi simboli e coalizioni, possano partecipare alle elezioni. Questo mi ha fatto capire che riuscire a raccogliere tante firme in così poco tempo significa che c’è molta più gente di quello che ci immaginiamo che non è d’accordo con la politica che sta governando il nostro paese e quindi c’è voglia di cambiamento, di dare una svolta e di ritornare a quei valori che ha reso grande la nostra Italia dopo la seconda guerra mondiale.  Questo è un momento epocale che solo noi potremo realizzarla andando a votare, con coscienza, senza dimenticare ciò che ci hanno detto, o fatto in questi anni e in particolar modo gli anni della pandemia.

Oggi diamo spazio, per conoscerlo meglio, al partito “Italia Sovrana e Popolare”.

“Italia Sovrana e Popolare” è la coalizione che si è formata per partecipare alle elezioni del 25 settembre 2022 ed è così composta: Ancora Italia, Partito Comunista, Riconquistare l’Italia, Azione Civile, Rinascita Repubblicana, Comitati No Draghi e tanti altri. Assieme ai leader Francesco Toscano, Marco Rizzo, Stefano D’Andrea, Antonio Ingroia, Francesca Donato, Igor Camilli e Antonella D’Angeli.

Vediamo come è andata la raccolta firme per Italia Sovrana e Popolare nel nostro collegio che comprende Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini dove si dovevano raccogliere 750 firme certificate.

Abbiamo chiesto a Emanuele Ferraro segretario regionale e federale del partito comunista di Forlì-Cesena che, sabato 13 agosto, era presente per raccogliere le firme in Piazza del Popolo a Cesena.

Per quanto riguarda la nostra lista “Italia Sovrana e Popolare”  è stata una raccolta firme molto partecipata, la gente crede in noi e nel nostro progetto importante di cambiamento. Fin ora abbiamo raccolto più di 1800 firme ed ancora c’è gente che viene e chiede di firmare; questo sta a significare che i cittadini si stanno riavvicinando alla politica. A livello nazionale il segretario del Partito Comunista Marco Rizzo ha detto che abbiamo raggiunto la quota minima per aggiudicarci praticamente quasi tutti i collegi, così saremo presenti in quasi tutto il territorio nazionale. Questo è un atto di fiducia che noi dobbiamo mantenere con i nostri elettori quando queste firme si trasformeranno in voti. Noi siamo fiduciosi e speriamo appunto che il nostro simbolo “Italia Sovrana e Popolare” alle elezioni sia molto votato”

Questo ritornare ad avere fiducia nella sinistra, secondo voi, è dovuto a questi due anni di Pandemia e di come questo governo l’ha gestita?

Io credo che la Pandemia abbia accelerato un percorso che era già in atto. I cittadini si sono stufati di avere un governo che ha pensato solo agli interessi dell’élite o ai propri interessi. Ora i cittadini vogliono un governo che tuteli i loro diritti, i diritti dei lavoratori e soprattutto di quelle persone che sono state lasciate a casa e licenziate soltanto perché avevano scelto di non vaccinarsi. La libertà di scelta è un diritto che la nostra costituzione prevede che però da questo governo non è stata riconosciuta, noi combatteremo, perché non si può essere licenziati o stare senza lavoro solo perché si è voluto esercitare questo diritto”.

Abbiamo intervistato anche Matteo Rossini che con il partito “Italia Sovrana e Popolare” è candidato all’uninominale collegio 08 Emilia Romagna per le elezioni del 25 settembre 2022.

 Ma chi è Matteo Rossini?

Originario di Fano vive a Ravenna, militante di Riconquistare Italia dal 2016, anno di fondazione del partito, che all’epoca si chiamava Fronte Sovranista Italiano.  Nel 2020 con Riconquistare Italia si candida alle regionali delle Marche. Nel 2021 partecipa alle amministrative come candidato sindaco del comune di Ravenna sempre con Riconquistare Italia.

Ma vediamo come nasce Riconquistare Italia per arrivare alla coalizione di Italia Sovrana e Popolare, ce lo spiega Matteo Rossini.

Noi veniamo da molto lontano. Riconquistare Italia nasce dal Blog del nostro presidente Stefano D’Andrea come progetto di riconquista della sovranità. D’Andrea il  2 giugno 1999 apri il blog “Appello al Popolo” e di conseguenza nel 2012 venne costituita l’Associazione Riconquistare la Sovranità.

La stessa Associazione ha avuto una fase di 4 anni; il suo scopo era, poi, di costruire un partito politico che nacque infatti il 5/6 giugno 2016 prendendo il nome di “Fronte Sovranista italiano”.

Nell’intenzione dei soci fondatori, il partito, doveva essere una frazione di un’alleanza sovranista ispirata all’applicazione della costituzione repubblicana del’ 48. Questo è in fondo l’obbiettivo di “Riconquistare Italia” nata anche con lo scopo di costituire una frazione di quell’alleanza che si sarebbe presentata alle elezioni politiche previste per il 2023, ma che sono state anticipate al 25 settembre 2022.

 Personalmente devo dire, con grande soddisfazione, che l’obbiettivo lo abbiamo raggiunto perché il partito lo abbiamo creato e costruito sul territorio anche tramite la partecipazione alle amministrative, che sono servite per farci conoscere e fare conoscere il nostro progetto mettendo in moto la macchina organizzativa del nostro partito.

Mi fa molto piacere dire che noi siamo una frazione di un ‘alleanza sovranista, visto che il partito si chiama “Italia Sovrana e Popolare”, prendendo spunto dal primo articolo della nostra Costituzione “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

 Siamo finalmente parte di un’alleanza che si è costituita insieme al Partito Comunista, Ancora Italia, Azione Civile, Comitati No Draghi, Italia Unita, Rinascita Repubblicana e tanti altri, abbiamo trovato una convergenza sui temi a noi cari che sono quelli della sovranità del popolo e dell’applicazione della Costituzione della Repubblica italiana del ’48 ecco così la nascita di “Italia Sovrana e Popolare”

Questa alleanza poteva essere più ampia? Sicuramente Si! Sarà quindi un obbiettivo per i mesi e gli anni a venire.  Chiaramente questa anticipazione delle elezioni politiche ha impresso un’accelerazione a tutte queste associazioni e partiti che hanno dovuto trovare una sintesi e quindi chi aveva già avviato tempo fa un percorso si è trovato avvantaggiato e quelli più simili si sono aggregati.

 Sono venuti fuori diversi gruppi politici che comunque si battono a difesa della Costituzione e dei diritti dei cittadini e quindi se riusciremo ad entrare in parlamento e troveremo queste altre formazioni lotteremo insieme a tutela di certi diritti. Devo dire che quello che è successo in questi due anni, il sistema Draghi, che non è altro che un sistema atlantico-centrico, ha messo a nudo la mano del potere e quindi ha fatto riscoprire e risvegliare ai cittadini una coscienza che forse è stata sopita da troppo tempo. Lo so che è un’eresia dire che dobbiamo ringraziare Draghi, però effettivamente quello che è successo negli ultimi due anni ha fatto sì che molti cittadini si sono detti “Qui è ora di fare qualcosa!”. Lo stiamo vedendo con questa raccolta firme molto partecipata, non solo per Italia Sovrana e Popolare, ma lo vediamo anche tramite tutte queste organizzazioni politiche che si sono associate in questi due anni, dall’inizio della Pandemia, che hanno poi dato origine a questi gruppi politiche che stanno raccogliendo le firme come noi.

 Forse senza questa nuda e cruda realtà tutto ciò non sarebbe successo ed i partiti di sistema, che occupano da oltre quarant’anni il parlamento italiano con leggi giuridicamente costituzionale ma di fatto ai limiti della rappresentanza democratica, avrebbero avuto sicuramente vita facile. Ora con noi ci sono più voci che dicono all’unisono che così non va bene e che bisogna tornare a quella che è la Costituzione Repubblicana del ’48 e quindi alla rappresentanza democratica del popolo Italiano.”

Quindi se il 25 settembre assieme a voi in parlamento dovessero essere eletti altri partiti che sono nati per contrastare la politica del sistema Draghi c’è la possibilità di creare un’unione, visto la visione comune contro questo sistema che abbiamo avuto in questi due anni e che non ha tutelato il diritto fondamentale del lavoro e della libera scelta?

Rispondo già SI! Li troveremo sicuramente accanto a queste battaglie e noi saremo accanto a loro, saremo uniti e dalla a stessa parte della barricata contro questo sistema di potere. L’unità me la sono sempre augurata anche Riconquistare Italia, ed infatti c’è stata, non vedo perché precludere un ampliamento di queste alleanze. Alla fine, secondo me, la politica è trovare soluzioni che permettano un’esistenza dignitosa ad ogni cittadino; quindi parliamo dei diritti che siano il diritto al lavoro, dal reddito, che sia lavoro dipendente o che sia lavoro autonomo. Abbiamo visto in questi due anni come il diritto al lavoro sia stato uno dei diritti più massacrati dal governo Italiano e parliamo non solo dei lavoratori dipendenti costretti a obblighi e restrizioni, ma anche per i lavoratori autonomi, gli imprenditori, gli stessi commercianti che in questi due anni la mano dura del potere gli ha fatto restrizioni ed obbligato a tenere chiuse le proprie attività. Tenere chiuso un bar, un ristorante, un albergo, una palestra, i centri ricreativi culturali e tanti altre attività non ricadeva solo sull’imprenditore che si è visto annullare i propri introiti, ma è ricaduto su tutto l’indotto che gira attorno ad ogni attività commerciale…basti pensare ai dipendenti, agli allevatori, gli agricoltori perché dietro ogni attività campano tante altre famiglie. Questo è stato un vero e proprio danno al popolo Italiano. Anche lo stesso mercato ambulante ne ha risentito, era deserto, io mi ricordo, la gente aveva paura, perché hanno puntato sulla paura e quindi hanno avuto gioco facile. E’ stata una scelta premeditata?  sarebbe una domanda da porsi…a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina. Sindacati, Associazioni di Categoria, Associazioni culturali, sportive si sono tutte piegate per quieto vivere.

Facciamo un passo indietro ad ottobre 2020 quando tutte le attività si erano messe in regola con le normative per poter rimanere aperti in sicurezza, li hanno fatti chiudere ugualmente. Se io fossi stato un commerciante o un artigiano avrei chiesto alle mie Associazioni: ”Perché  mi stai dicendo di tenere chiuso dopo che ho speso migliaia di euro per essere in regola con i protocolli per poter tenere aperto?”.

 La raccolta firme in Emilia Romagna e la campagna elettorale

In Emilia Romagna siamo andati molto bene, questo ci fa molto piacere, nonostante sia Ferragosto la mobilitazione è stata tanta, abbiamo preso le firme in tutti e tre i collegi plurinominali alla camera e due al senato. Nonostante la raccolta firma sia una vessazione per i partiti di estrazione popolare che non hanno rappresentanti in parlamento o nelle istituzioni, la mobilitazione dei cittadini ci ha dato molta fiducia e quindi siamo contenti visto che siamo riusciti a raggiungere questo risultato che è stato il primo obbiettivo che ci porterà alle elezioni del 25 settembre.

 Appena abbiamo l’ok della Corte di appello di Bologna partiremo in Emilia Romagna con dei banchetti e degli eventi che saranno sicuramente pubblicizzati sui media locali, cercheremo di coprire tutti i centri nevralgici dei territori per spiegare il nostro progetto politico. E’ un progetto ambizioso non lo abbiamo inventato noi, la costituzione del ’48 è un eredità che ci hanno lasciato i nostri nonni dopo la seconda guerra mondiale, ce l’hanno scritta e noi abbiamo solo l’obbiettivo di applicarla cercando di garantire quel benessere sociale ed economico a tutti i cittadini”.

Perché la costituzione del ’48?

La costituzione del ‘48 ha una visione di Stato e di società improntata ad un socialismo democratico, quindi lo stato è ben presente in economia e gestisce direttamente i settori strategici, parliamo delle infrastrutture, dell’energia, l’acqua, la scuola pubblica gratuita per tutti, perché tutti hanno diritto ad un’istruzione di qualità e non a un indottrinamento come sta avvenendo ultimamente. La sanità, è uno dei punti cardini, deve essere gratuita ed accessibile a tutti ciò non significa che non ci debba essere accanto una sanità privata. Ogni cittadino deve essere curato nelle strutture pubbliche dai migliori professionisti e dalle migliori terapie e tecniche diagnostiche presenti oggi.  La previdenza deve essere pubblica, poi non si vieta a nessuno che se ha possibilità economiche la possa integrare con una polizza privata.

Tutte quelle riforme neoliberiste che in questi ultimi 30 anni sono state apportate alla nostra Costituzione, praticamente da quando abbiamo sottoscritto il trattato di Maastricht, sono in netto contrasto con la nostra Costituzione. Parliamo specialmente a livello economico, perché prevede la stabilità dei prezzi che favorisce deflazione salariale e quindi riduce il potere di acquisto dei cittadini, favorendo i grandi capitali finanziari internazionali e non solo italiani. Abbiamo visto in questi decenni che con la libera circolazione anche le imprese italiane possono portare la loro sede fiscale in qualunque paese e non solo nei paradisi fiscali, ma anche nei paesi dell’unione europea dove la tassazione e più favorevole. Noi siamo convinti che l’unione Europea è un’organizzazione sovrannazionale illegittima tutto è stato fatto a norma costituzionale però è illegittima, perché di fatto svuota la nostra Costituzione dei suoi contenuti fondamentali.

Noi invitiamo caldamente tutti i cittadini Italiani che abbiano un minimo senso di responsabilità che hanno compreso il momento storico ad andare a votare.

Io invito tutti ad andare a votare che ognuno voti secondo coscienza.  Perché le astensioni del 40 o 50% sono solo a danno dei cittadini, cittadini lavoratori perché chi vive del proprio lavoro che sia un lavoratore dipendente o autonomo, un imprenditore, un commerciante, un artigiano sono caldamente invitate ad andare a votare. La rappresentanza democratica tanto vilipesa dai politici della seconda repubblica è stato proprio il punto di svolta del decadimento, del disastro politico del nostro paese. Quando il cittadino non ha più in mano il controllo e non ha più la rappresentanza parlamentare succede quello che in questi due anni è stato molto evidente.

 

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