Oggi vi riporto questo comunicato stampa. 3000 mila genitori si sono uniti  per difendere il diritto allo sport dei propri figli.
In qualche modo stanno smantellando tutto il tessuto sociale della nostra comunità. Ed ancora vanno avanti, perché? Qui a questo punto bisogna iniziare a darsi risposte. Non stanno più ne in cielo né in terra le restrizioni che stanno continuamente dando. In due anni si sarebbe dovuto investire in sanità pubblica. Invece hanno speso soldi per dei banchi a rotelle…piuttosto dove sono finiti? e migliori di euro di mascherine non regolari. Quei soldi potevano servire per aumentare posti letto in terapia intensiva. La Scienza è ragionevole dubbio è ricerca. Perché non si è investito sulla ricerca? E quindi sulle cure, visto che ci sono già!  Allora forse in ballo c’è molto di più. Quando l’indifferenza verso i problemi dei minori non viene ascoltata allora li ci si deve rendere conto che c’è in atto la volontà di cambiare la società.

COMUNICATO STAMPA 

CON VIVA PREGHIERA DI DIFFUSIONE – DL 221/21 E DL 229/21 SPORT NEGATO
Gli adolescenti sono vittime invisibili, a cui sono state richieste rinunce di crescita ed esperienze incredibili.
Oltre tremila genitori di atleti italiani hanno inviato il 5 gennaio scorso una lettera aperta al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al ministro della Salute, a varie Istituzioni italiane ed internazionali e a tutte le federazioni sportive italiane, per richiamare l’attenzione sulla condizione dei propri figli minorenni che dal prossimo 10 gennaio non potranno più partecipare alle attività sportive, o perché con Green Pass da vaccinazione in scadenza o perché non vaccinati, per motivi di varia natura. I decreti legge 221 e 229 impongono nuove e drammatiche restrizioni anche ai ragazzi che fanno sport, oltre che all’intera popolazione del nostro paese.
Secondo quanto si legge nel documento, “pare curioso che il Ministero della Salute non sappia o dimentichi quanto lo sport sia fondamentale nella crescita dei nostri giovani e nella formazione dei futuri cittadini italiani. Pare curioso che il Ministero della Salute non ritenga doveroso dover mettere in atto ogni sforzo perché
nessuno sportivo debba essere fermato, bensì incoraggiato, sostenuto ed aiutato ad andare avanti”.
I firmatari della lettera continuano segnalando che “punire con l’esclusione atleti che per mesi si sono sottoposti a tamponi pur di poter praticare sport, appare un’inutile e dannosa misura che potrebbe avere conseguenze gravissime sulla salute mentale dei ragazzi, quali ad esempio depressione, ansia e senso di
frustrazione, né servirà a fermare la circolazione del virus.
Inoltre, a ferire ancora di più i nostri figli e le
famiglie tutte, contribuisce la totale assenza di empatia e di vicinanza da parte di Enti, Federazioni e Associazioni sportive, dei compagni di sport e delle loro famiglie. Tali enti e associazioni sportive poi, per rispettare tali dettami normativi, si trovano costretti ad emettere note di sospensione per gli atleti e i lavoratori del settore hanno il gravoso obbligo di controllare le certificazioni verdi. Anni di sacrifici, abnegazione e
allenamenti vengono cancellati in articoli di legge.
Sogni e speranze di chi allo sport dedica gran parte della
propria vita vengono distrutti da due decreti.
Bisognerà rinunciare a percorsi formativi cominciati da anni, con
tutte le conseguenze che questo arresto avrà su forma fisica, psiche e risultati sportivi dei nostri ragazzi”.
I grandi timori dei genitori firmatari dell’appello trovano conferma in 2 autorevoli studi di cui si illustrano gli aspetti salienti:
1) Dossier: adolescenti in lockdown, a cura del Centro Clinico di Psicologia di Monza;
2) Studio promosso dal Dipartimento di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Gaslini di Genova.
In entrambe le indagini, pubblicate su autorevoli riviste scientifiche internazionali, si presentano dati allarmanti sulla condizione di molti adolescenti che, in seguito al secondo lockdown, hanno avuto problemi psicologici anche molto gravi. In molti casi si è rilevato un aumento di stati di agitazione e ansia, sintomi dissociativi, disturbi del sonno, tentativi di suicidio. I curatori di tali ricerche hanno inoltre evidenziato che l’attività fisica e ludica, svolta insieme ai propri pari, è in grado di far produrre neurotrasmettitori benefici per la salute psico-fisica.
Chiediamo a tutti: è davvero sensato lasciare a casa dei ragazzi sani?
Vedo un pavimento che è diventato gelatinoso, cioè nonna  proprio solido…vedo che c’è un buco in fondo ma io sono ancora su per ora e lo vedo dall’alto”
Intervenite subito, i nostri figli stanno male! Gruppo Telegram Gli Sportivi, 8500 membri
In allegato, il testo integrale della Lettera e materiale fotografico
Per contatti: sportnegato22@libero.it Instagram: @sportnegato