L’alluvione in Emilia Romagna è stata una brutta batosta. Una catastrofe che con il senno del poi poteva essere anche ridimensionata? Il corso dei fiumi sono stati puliti in questi anni regolarmente? Le caditoie ed i tombini erano liberi e puliti.  Insomma tutto va bene finché tutto va bene, diceva qualcuno. Ma se qualcosa va storto? allora succedete l’imponderabile. E così ora molti cittadini si chiedono come possa essere successo tutto questo. Sono state fatte le dovute manutenzioni, la messa in sicurezza da parte della regione Emilia Romagna? Insomma si chiede verità visto che le tasse sono state pagate, dove sono finiti i soldi dei cittadini?

Abbiamo intervistato Manuel del gruppo RI-EVOLUZIONE Forlì. Il gruppo RI-EVOLUZIONE è un canale di informazione e organizza eventi mainstream. Manuel ci ha spiegato questa iniziativa, importante, per chiedere accesso agli atti alla Regione Emilia Romagna, perché stranamente questi fiumi sono straripati tutti insieme con appena due giorni di pioggia ?

Il testo della richiesta accesso agli atti è stato preparato anche assieme all’avocato Luzi Riccardo dell’associazione ContiamoCi.

Questo il post informativo sul gruppo telegram CANALE GENERALE GRUPPI FORLI-CESENA:

Abbiamo avuto conferma da parte degli avvocati della corretta compilazione del modulo per la richiesta di accesso agli atti relativi agli interventi fatti (e NON fatti) con i soldi stanziati in Regione per la messa in sicurezza e la manutenzione del nostro territorio.

Nei commenti di questo post trovate due cose:
1) il modulo da allegare alla mail;
2) il testo da mettere nella mail.

COMPILATE IL MODULO COI VOSTRI DATI E FIRMATE NELLO SPAZIO APPOSITO, poi inviatelo tramite mail agli indirizzi

accesso@regione.emilia-romagna.it

PEC
urp@postacert.regione.emilia-romagna.it

INONDIAMO l’amministrazione con le nostre richieste.

Siamo già pronti a procedere tramite gli avvocati se non ci daranno risposte esaurienti!

IMPORTANTE!!!!

Vi chiediamo di tenerci aggiornati su quando inviate la richiesta, e se ricevete o no qualche risposta, scrivendo a questa mail gestita dagli organizzatori dell’iniziativa:

Accessoagliatti@proton.me

Trovate tutti gli aggiornamenti qui:

https://t.me/+40mFg2UJOH4yMWUx

 

Manuel ci spiega “Chiediamo l’acceso agli atti proprio perché non è chiara se è stata fatta e in che modo la manutenzione dei canali e dei fiumi . Vogliamo anche chiarimenti sulla notizia della diga di Ridracoli che è stata aperta il giorno prima con l’allerta meteo. Il modulo e l’impostazione lo abbiamo avuto dall’ex sindaco di Imola, dopo di che abbiamo chiesto all’avvocato Luzi se era correttamente compilato e ci ha dato l’ok. Chiediamo l’accesso ai documenti inerenti le opere/ interventi/ progetti atti a rafforzamento messa in sicurezza tra l’1/1/2015 fino alla data odierna e quali sono gli interventi/ progetti/ opere che verranno eseguiti, già programmati tra oggi e il 31/12/ 2025 relativi ai seguenti fiumi,  canali e relative dighe: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone, Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi, Rigossa, Savena, Marecchia, Ausa , Uso, Rubicone, Panaro, Samoggia, Ghironda, Navile, Fumi uniti. La richiesta è in carta semplice e via telematica così non ci sono costi da parte di chi la compila e la invia”

Il Gruppo RI EVOLUZIONE chiede  a più persone possibili di compilare il modulo prestampato, che potrete scaricare nel gruppo telegram  https://t.me/+40mFg2UJOH4yMWUx

bisogna solo aggiungere i dati personali  e la firma e poi inviarlo alla mail o pec della regione Emilia Romagna, accesso@regione.emilia-romagna.it

PEC urp@postacert.regione.emilia-romagna.it
e per conoscenza Accessoagliatti@proton.me che è la mail gestita dagli organizzatori, questo perché dopo un mese dovrebbe arrivare risposta dalla regione, in caso contrario si procederà tramite avvocato legalmente….inondiamo la Regione di richieste.

Abbiamo visto aumentare gli stipendi ai politici, il governo Draghi ha alzato gli stipendi agli amministratori pubblici che potevano rifiutare ma non lo hanno fatto, qui da noi in Romagna solo il sindaco di Sarsina  non ha accettato l’aumento.  Per non parlare dei miliardi spesi per le armi in Ucraina 10 miliardi di euro contro i 20 milioni stanziati per il dramma della nostra Regione. Ora i comuni stanno raccogliendo donazioni per questo disastro, sempre tutto a carico del cittadino che in questi anni si è visto aumentare pure le spese di gas, luce, benzina e di conseguenza tutto il resto. Per non parlare della mancanza dell’esercito, da giorni volontari civili spalano melma, eppure in Italia si contano nel 2023  297.000 militari, 850 unità di forza aerea, 197 carri armati e 313 unità per la flotta navale.

A questo punto l’unica domanda che mi viene da porre è perché proprio in Emilia Romagna?  sarà un caso? MA!