L’amore, dove può arrivare l’amore ?. Oggi raccontiamo la storia di una mamma che per amore della propria figlia ha creato un’associazione che crea comunità, socializzazione per i bambini e per le famiglie.

Giovedì pomeriggio l’ho passato chiacchierando con Bocchini Jessica il presidente dell’associazione APS Mani in Movimento, una realtà che è presente qui nella nostra città di Cesenatico da circa una decina di anni. Mani in Movimento perché qui le famiglie con i bambini, anche con problematiche, possono lavorare e riscoprire l’arte del produrre, creare e soprattutto farlo stando insieme.

Così giovedì 21 dicembre nel pomeriggio mi sono recata nella loro sede in via Canale Bonificazione.

Appena entrata le tavole imbandite ci accolgono con delle belle confezioni regalo. Tra marmellate, tisane, liquori, verdura sott’olio o sott’aceto, creme, saponette, oli essenziali e tanto altro si trova veramente una vasta scelta e sono tutti prodotti nati e lavorati dall’associazione pronti per essere venduti.

L’associazione nasce da un’idea di Jessica, insegnate d’arte diplomata, con una grande passione nel creare, riciclare ed anche per la natura. Prima di far nascere l’associazione ha sempre collaborato con diverse realtà a Milano ed anche qui in zona come la Nuova Famiglia.

Ma da dove è nata questa idea? Jessica ci racconta che l’associazione è nata per aiutare sua figlia Silvia che fin dalla nascita gli sono state riscontrate diverse problematiche tra cui l’autismo, ed è stata proprio questa la molla che ha scatenato l’idea dell’associazione “Mani in Movimento”. Ora Silvia ha 20 anni, quando era una bambina però non c’erano tante prospettive a livello motorio e creativo qui in zona e così Jessica ha creato la sua realtà per aiutare sua figlia e per altri bambini che hanno problematiche.

“E’ importante per i ragazzi che hanno problematiche la socializzazione e questi ragazzi ne hanno tanto bisogno.  Così ho voluto fare qualcosa che la scuola e la comunità non stava facendo ed era creare qualcosa a livello creativo.“   ci confida Jessica e continua dicendo che il complesso c’era già perché i suoi suoceri avevano la terra. Decisero anni prima di costruire un capanno uso lavorativo come da permesso comunale e poi hanno comprato anche la terra circostante e così ora dispongono di 11 mila metri quadrati di terra.

In questa terra ci sono gli orti didattici, le piante officinali, piante di frutti dimenticati, hanno perfino le piante di luppolo e tanto altro.   Per due anni hanno anche piantato lo zafferano, lo zafferano è una pianta che aiuta molto l’autismo, ci svela. In più con i proventi dello zafferano si finanziano i laboratori gratuiti della disabilità adulta nell’ associazione.

“Noi vogliamo fare capire alle famiglie cosa può dare la terra. Una pianta ti può dare tante cose, dal tessuto, all’olio per curarsi, per farsi una tisana, per il mangiare”

L’associazione organizza anche corsi di varie tipologia, infatti sulla parete troviamo una sfilza di manifesti ognuno con un corso diverso, perché insegnare l’autonomia per loro è essenziale ci dice Jessica. Organizzano corsi di panificazione, di cucina, di uncinetto, di cucito, di ceramica, di cesteria, saponificazione, yoga, pilates, erbe, argilla e conoscenza di botanica, zafferano e per accedere ai corsi bisogna iscriversi all’associazione.

Ho visto in Jessica una passione nel raccontare la sua storia da dove è partita ad oggi. Il suo scopo di aggregare le persone nella semplicità dei piccoli gesti quotidiani che sono anche quello di piantare una pianta vederla crescere, curarla e ricavarne i suoi frutti. La fatica e l’amore nel produrre con le mani il movimento che danno al lavoro quella nobiltà che forse ci stiamo perdendo, perché troviamo tutto sempre pronto e così non ne capiamo il valore.  Creare qualcosa che sia anche solo una saponetta, oppure una marmellata ci vuole tempo, quel tempo che ti dà poi il valore di avere fatto qualcosa di tuo, di essere parte di qualcosa che è la vita. Insomma poi in fondo a cosa serve il tempo se non lo si condivide con le persone e stando insieme per aiutarsi?.  Io direi che Jessica ci vuol fare capire questo che nel mondo c’è posto per tutti e se tutti in qualche modo ci aiutiamo allora ci sarà spazio solo per l’amore.

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