Forlì Libertà, nasce da un gruppo di cittadini dopo il primo decreto restrittivo di un anno fa imposto ai sanitari.

Un momento di convivialità per riprenderci la libertà che qualcuno voleva e vuole toglierci. Libertà di uscire, di respirare e soprattutto libertà di pensare.” Queste parole sono di Gabriele Catozzi un cittadino di “Forlì Libertà” che, lunedi 7 febbraio, assieme ad una 40ina di altri suoi concittadini si sono trovati davanti alla questura di Forlì per depositare la denuncia dell’avvocato Marco Mori contro il Presidente Mario Draghi ed i Ministri del suo Governo.

Ho avuto il piacere di conoscere i cittadini di “Forlì Libertà” l’8 gennaio in occasione di una loro manifestazione partita da Piazza Ordelaffi dalla quale mi sono collegata in diretta facebook con la mia pagina Gioia Emilia Romagna. Subito ho notato quanto era affiatato il gruppo, lo posso definire come una famiglia che ha come unico scopo il ripristino dei valori costituzionali e il ripristino della libertà individuale. Quella libertà che non ci deve essere regalata da un siero o da un marchio verde, che è un nostro diritto imprescindibile. Nella nostra Costituzione della Repubblica Italiana sono racchiusi quei valori fondamentali atti proprio a far sì che l’uomo non ricada negli stessi errori del passato. Scritta da filosofi e uomini politici di alta moralità. La Costituzione Italiana è stata scritta proprio per non ricadere negli errori e negli orrori dell’ultima guerra mondiale. Niente più tessere per poter lavorare, niente più distinzioni di razza, niente più regimi dittatoriali che impongono regole e leggi al di fuori dei dettami costitutivi e tolgono la libertà al cittadino, all’uomo. Ma ciò che mi fa specie sono coloro che per comodità non vogliono vedere cosa si cela dietro a questi atti, atti di vero e proprio abuso nei confronti della nostra libertà individuale. La Costituzione della Repubblica Italiana in primis tutela i diritti di ogni singola persona che niente ha a che fare con il “dovere” inventato da questo governo di usare il green pass e l’obbligo a questo vaccino, che poi vaccino non è.

Gabriele raccontaci lo scopo della nascita di Forlì Libertà?

Forlì Libertà” è una realtà ben presente nel territorio. Sabato pomeriggio eravamo in 200 persone in piazza Saffi per un aperitivo LIBERO, per dire no green pass.  Nel bar non si può entrare? Il nostro bar sarà la piazza questo era il motto di sabato scorso 5 febbraio.  Il dissenso si è evidenziato anche a seguito delle nuove restrizioni. Abbiamo organizzato sin da subito, dalla nostra nascita, manifestazioni e cortei. Purtroppo dopo le restrizioni della zona gialla chiediamo autorizzazioni per fare i cortei ma non ce li concedono, mentre i presidi statici ci vengono accettati e cosi ci siamo adattati e non ci siamo fermati.  Ora ci troviamo il sabato pomeriggio, facciamo interventi con nostri relatori, e aperitivi Liberi. I nostri interventi sono tutti molti importanti ed interessanti perché mettiamo a disposizione le nostre competenze e soprattutto siamo liberi di poter dire la nostra opinione. Un intervento del 29 gennaio tramite la nostra pagina facebook Forlì – Libertà ha avuto talmente tanto successo da prendere 18 mila mi piace e in oltre 10 mila lo hanno condiviso.  Il fatto che i nostri interventi abbiano una grande visibilità significa che ci stiamo facendo notare e siamo seguiti.  Stiamo cercando di creare informazione il più ampia possibile, ascoltando le opinioni di scienziati importanti che non vengono accettati ufficialmente ma esistono, tipo Montagnier . Noi cerchiamo quindi di studiare queste informazioni. Puntiamo molto sul fatto di evidenziare le irregolarità che il nostro paese sta subendo, le irregolarità costituzionali. Il ricatto che viene fatto serve per raggirare i nostri diritti costituzionali e non solo i nostri diritti costituzionali ma anche i trattati sovrannazionali come il trattato di Oviedo, il codice di Norimberga che vertono tutti nella carta dei diritti dell’uomo. Dal momento che si crea una ghettizzazione di una parte della società si ripropone qualcosa che è già stato visto. Pensiamo alle leggi razziali del 1938 che avevano preceduto quello che è poi successo. Noi oggi non sappiamo cosa potrà succedere, ma al tempo quelle discriminazioni prevedevano le stesse discriminazioni di oggi: esclusione dal lavoro, dall’insegnamento, dalla scuola. Oggi poi ancora peggio ci è stato tolto il diritto sacrosanto di potere entrare nei pubblici uffici a chi non ha il green pass. Noi denunciamo quindi questi fattori di irregolarità costituzionale, siamo contro a questo green pass ed il fatto di chiederlo è comunque una violazione alla nostra privacy e questo è un fattore importante che non viene considerato. Sta di fatto che il nostro stato di salute, o il mio stato di salute o stato vaccinale non voglio che sia elargito al mondo, in questo modo viene praticamente reso pubblico visto che ormai, a parte nei supermercati, te lo viene richiesto ovunque. Questa è una grande ingiustizia che noi stiamo combattendo in tutti i modi.  Questo è il principio della schedizzazione più totale degli esseri umani visto che questo green pass non ha nessuna valenza sanitaria, perché obbligare ad un vaccino sperimentale per ottenere quello che è un nostro diritto il lavoro è veramente una vergogna. Stanno venendo fuori le realtà di questo siero sperimentale che non tutela dal contagio, è inutile negarlo, io personalmente conosco molta gente vaccinata che poi ha preso comunque la malattia. Un vaccino che non protegge personalmente non può essere chiamato vaccino. Oltretutto è in fase sperimentale creando problemi anche a chi se lo fa e non si saprà quali problemi potrà creare poi in futuro. Rivendichiamo il nostro diritto alla libertà e soprattutto il diritto alla verità su quello che ci viene nascosto, ecco perché è importante depositare le denunce in questura. Oltre quella dell’avvocato Marco Mori stiamo preparando anche le denunce contro l’obbligo vaccinale degli over 50 grazie anche all’aiuto dell’avvocato Fusillo. Denunciando le irregolarità Costituzionali in massa per tentare di arrivare ad un magistrato che vada ad indagare su questi aspetti sopracitati.”

 

Impariamo la Costituzione con Sauro ?