Durante la manifestazione  per la pace di domenica 5 febbraio a Cesenatico abbiamo anche raccolto delle firme da inviare a Sergio Mattarella ed a Papa Francesco chiediamo che  intervengano contro questa guerra. Chiediamo di fare un appello al mondo politico di fare stop all’invio delle armi ed iniziare le trattative, i negoziati di pace ad oltranza.

Purtroppo un  vento freddo e forte ci faceva volare via tutto, ma la manifestazione è andata avanti. Iniziamo a riflettere, perché ora è il caso che prendiamo coscienza di cosa sta succedendo, del rischio ripercussioni che possiamo avere noi popolo italiano, nel continuare ad inviare armi. In fondo dovrebbe essere naturale non volere la guerra, ma  tutto tace si parla solo di invio armi e sanzioni alla Russia, praticamente quello che ci vogliono fare credere che è giusto.  Si dovrebbe invece parlare di negoziati di pace e trattative, questo è  il compito di questa politica. Ragazzi in piazza a manifestare contro l’invio armi e richiesta di inizio trattative missa proprio che questa politica non voglia nessuno.  Provate a darvi  risposte ecco perché io ho voluto tanto questa manifestazione. Ecco il mio primo discorso di oggi:

 

 

E’ da un po’ di tempo che mi pongo la domanda perché si parla tanto di guerra e nessuno manifesta contro la guerra. E già questa è una domanda che ci dovremmo porre un po’ tutti, perché non c’è nessun partito, nessun sindacato, nessun movimento, il papa stesso, che organizza manifestazioni per la pace? eppure siamo anche a rischio guerra nucleare. E così assieme a marito abbiamo organizzato questa manifestazione per la pace contro la guerra. Ma i protagonisti siete voi, che oggi avete scelto di fare parte di questo momento importante ed avete accolto questo nostro appello. Io e mio marito siamo due ambulanti, ma questa idea sarebbe potuta venire a chiunque di voi che magari siete infermieri, operai, fruttivendoli, dipendenti comunali, medici, professori insomma tutti avrebbero potuto avere questa idea di organizzare la manifestazione per la pace. Quello che voglio farvi capire è che nel nostro piccolo possiamo ognuno di noi fare tanto, smettiamo di delegare gli altri. Quindi dovete ringraziare voi stessi che avete fatto la scelta di venire a fare questa manifestazione, perché avete scelto di esser qui insieme per dare un segnale importante, perché questa guerra deve smettere e dobbiamo pretendere che la politica che ci governa prenda atto di questo, che c’è un popolo che chiede di essere protagonista nel processo di attuazione della pace come scritto nel primo comma dell’art 11 della costituzione italiana L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; chiediamo quindi  di smettere di inviare armi e di iniziare seri negoziati e trattative di pace. Ma a chi conviene la guerra? Io ho la mia idea a chi conviene, ognuno di noi avrà la sua idea, ma non è questo il punto, perché qui ognuno di noi può avere idee diverse. Ma posso dire a chi non conviene questa guerra e qui credo che saremmo tutti d’accordo. La guerra non conviene a noi del popolo a noi civili, siamo noi i primi a rimetterci se si continuano ad inviare armi.