Lunedi 13 febbraio durante la commissione consigliare ambulanti a Cesena  dove erano state convocate le associazioni FIVA confcommercio ed ANVA confesercenti si era parlato di ambulanti . Io ascoltando in diretta tutta la commissione, quando si è parlato di ambulanti spuntisti mi sono subito sentita discriminata ed offesa, perché anche io stessa sono un ambulante spuntista. Così quando mercoledì 15  febbraio è stato il turno in commissione consigliare dell’associazione SMAC (Storico Mercato Ambulante Cesena), io come Presidente SMAC  ho dato risposta alle loro affermazioni . Ecco le mie testuali parole durante la commissione consigliare di Cesena:

“Ora mi permetto di fare un appunto sull’ambulante spuntista, una descrizione che lunedì mi è parsa esageratamente offensiva denigratoria e discriminatoria, visto che anche io stessa sono un ambulante spuntista.”   

-L’Assessore di Cesena Luca Ferrini: Gli spuntini per natura, loro non portano qualità al mercato. Gli spuntisti sono un rimedio a determinate assenze e determinati spazi, che quella giornata non vengono riempiti. Lo spuntista che cos’è ? è uno che si presenta alla mattina qui, molti di loro hanno sia il posto da ambulante sia la licenza da spuntista, si presentano la mattina presto, è stanno ad aspettare, che qualcuno degli altri non venga al mercato. Che ci sia qualche assente per andare a riempire un posto. Quindi l’affezione che può avere lo spuntista per il mercato è completamente diversa da quella che può avere Fantini, che da tanti anni è lì è al suo posto, ha il suo prodotto, conosce i suoi clienti. Lo spuntista è un nomade è un viaggiatore, è l’ambulante dell’ambulante. 

Fantini Gabriele sindacalista ANVA: io logicamente sono tutti amici, siamo una famiglia. Ma l’intento di ANVA Confesercenti, è in questo caso quello di riuscire a limitare il più possibile i posteggi nel mercato, all’interno dell’area, per fare in modo che sempre meno ci siano posti per gli spuntisti. Ma non perché abbiamo un’avversità verso lo spuntista, come l’assessore prima diceva, lo spuntista è molte volte un portatore di poca qualità e anche di una diffidenza, perché una volta c’è una volta non c’è. Una volta viene il mese dopo viene non viene quindi anche la clientela che molte volte la vediamo girare con una sportiva che ha comprato da qualche d’uno, che poi manca per 20 giorni o un mese. Anche questa è l’incertezza che non aiuta il mercato. Se uno ha una delusione al mercato non ha la delusione da quell’operatore, ha una delusione da mercato. 

Alverio Andreoli sindacalista FIVA: Gli operatori ambulanti sono microimprese e microimprenditori, per fare l’imprenditore c’è bisogno di un dato anche certo che difficilmente uno spuntista può avere, proprio perché non ha la certezza del lavoro che va ad eseguire.- 

 

Prima di tutto l’ambulante spuntista è una figura che c’è sempre stata, , ed è un diritto, un lavoro. Non è un nomade, ma è un itinerante. In più quando un ambulante fa la spunta frequenta il mercato, perché se non frequenti non maturi le presenze per la graduatoria. L’ambulante spuntista come è stato dipinto da l’idea che è uno che se lavora bene se no, è lo stesso (Una volta viene il mese dopo viene non viene). Lo stesso spuntista è un’impresa in piena regola, perché pagano le tasse ed il suolo pubblico come tutti gli altri, molti sono titolari di concessioni decennali in altri mercati. Perché lo spuntista può avere posti fissi e fare la spunta in determinati mercati. Io conosco spuntisti che fanno banchi belli e di servizio, qui nella vostra descrizione questo non passa, anzi per voi rendono il mercato di poca qualità. Una sono io, e non mi ritrovare nella descrizione che è stata fatta, anzi mi ritengo offesa e discriminata. Poi troviamo Mimmo che nel reparto alimentare porta i suoi prodotti tipici Pugliesi, c’è gente che lo cerca e viene apposta al mercato di Cesena, per comprare le sue mozzarelle e la sua Burrata. Facciamo un altro esempio Viroli, che è una vita che viene al mercato e fa la spunta a Cesena. Vende macchine da cucire e il pomeriggio va dai clienti ad accomodarle, vende un articolo importante per rammendo e cucito, un banco assortito e di qualità, ed è anche associato Confesercenti, quindi andate anche ad offendere e descrivere in maniera denigrante anche chi vi paga la tessera.  Ma Viroli fa il mercato a Borello, a Sarsina, Gatteo, Cesenatico, Bellaria estivo, in più ha anche 20 fiere. Anche qui Zangoli Gabriele che ha un bellissimo banco di abbigliamento uomo fa lo spunta, non ha Cesena ma in altri mercati. Ma abbiamo altri banchi che hanno queste caratteristiche.  Voi avete descritto l’ambulante spuntista, ma la vostra descrizione non ricalca la realtà, o per lo meno se qualcuno si comporta come voi dite, non va descritta tutta la categoria così!  Quindi è una scorrettezza fare di tutta un’erba un fascio. E soprattutto usare questa descrizione alterata, per avere consensi da parte dei cittadini e dalla politica che vi ascolta e crede a quello che dite, perché non è del mestiere, solamente per avere carta bianca per togliere un diritto al lavoro che di fatto ha l’ambulante spuntista, come se fosse lui il problema se il mercato ha delle carenze.”  

Questa lettera è stata sottoscritta e firmata da 18 ambulanti spuntisti che frequentano il mercato di Cesena, si perché mi sono preoccupata di dirlo a più spuntisti che conoscevo di come eravamo stati descritti.

POI IO NON HO MAI VISTO UN SINDACATO CHE INVECE DI CHIEDERE AL PADRONE  DI MANTENERE I POSTI, ANZI DI AUMENTARLI,  DICE AL PADRONE LICENZIA.

 Ecco c’è anche il video guarda di persona, buona visione.