Siamo nell’epoca delle tirannie. Tirannie visibili e tirannie nascoste. Siamo in guerra. Nazioni che combattono sul campo e nazioni che combattono con la tecnologia e il potere delle informazioni, sempre ormai indirizzate ad avere una reazione, quella reazione che vuole il tiranno che non usa le armi. Perchè oggi si fa la guerra?, Perché mai, forse 10 uomini, i potenti della terra, devono decidere se lanciare qualche missile nucleare per farla finita?.

E’ per raggiungere uno stato di diritto uguale per tutti? Dove non ci saranno più disuguaglianze? Dove la salvaguardia della terra sarà l’obiettivo principale? Dove l’economia avrà come obiettivo la condivisione delle risorse?

No il tiranno (o i tiranni) non hanno mai questi obbiettivi.

Il tiranno vuole tutto per sé e per pochi altri.

E’ divisivo, è razzista, è speculatore, è discriminatorio, è quindi contro l’umanità.

Nessuno al mondo vuole la disumanità, tutti vogliamo la pace, una vita serena, insomma una vita tranquilla.

Questa è la grande contraddizione di oggi: tutti vogliamo pace e serenità ma nessuno fa niente per averla, per ottenerla.

Siamo imbacuccati, lobotizzati ormai la nostra quotidianità non ha più tempo per ragionare e fare; per ottenere questi obiettivi deleghiamo gli stessi uomini del tiranno per far fuori il tiranno.

Eppure un lumicino è ancora acceso, perché uomini e donne hanno deciso di impegnarsi affinché questo lumicino non si spenga anzi diventi sempre più forte, più luminoso.

Posso prendere spunto da tante storie di donne uomini che silenziosamente e senza chiedere niente si prodigano per aiutare il prossimo, senza essere sotto i riflettori di una telecamera, senza essere alla ricerca di una gratificazione personale se non quello di vedere che il proprio aiuto, aiuta a chi lo riceve.

Ma oggi ho bisogno di parlare di chi fa del bene al prossimo ed è stato premiato per questo.  Mi riferisco ai 40 eroi che ogni anno vengono premiati dal presidente Mattarella. Sono 40 persone che si sono dedicate al prossimo, all’altro. E vengono giustamente chiamati eroi. Ma come ho detto prima sono una piccola rappresentanza di migliaia di eroi sparsi per l’Italia e per il mondo.

E in un momento storico come questo, drammatico non solo per le guerre e per lo stato di salute della terra ma manche per il COVID vorrei permettermi di nominare il 41º eroe che non è stato mai nominato, se non sporadicamente, dai mezzi di informazione. Il dottore che ha preso di petto la malattia COVID e trasgredendo i protocolli (Tachipirina e vigile attesa) ha curato fin da subito subito con antinfiammatori e quant’altro riuscendo a salvare quasi il 100% dei propri mutuati. Ma anche il dottore che, contravvenendo agli ordini del CTS (Comitato Tecnico Scientifico) ha fatto le autopsie ai corpi dei deceduti COVID, constatando che vi erano dei trombi a livello degli alveoli e dare troppo ossigeno poteva causare collasso polmonare. E da questa indagine che poi si è capito l’importanza delle cure precoci con antinfiammatori, cortisonici e quant’altro. Ecco se all’inizio ho parlato di tirannie visibili e tirannie nascoste ora concludo con gli eroi, eroi visibili e invisibili. Visibili quelli che si vogliono far vedere. Invisibili quelli che non si vogliono far vedere.

Forse perché non fanno comodo ai tiranni invisibili di oggi.

(scritto da Sabina Magalotti e Marco Mazzuoli)