IL MIO Dèjà-vu “firmato il Mascalcino”
E` una strana sensazione quella che ho in questi ultimi tempi. La sensazione, in qualche modo, di aver rivissuto i tempi attuali. Si, una specie di dèjà-vu, non bello, anzi. Io non sono un letterato, ho una cultura appena sufficiente di scuola media superiore. Tuttavia mi sento di poter fare delle considerazioni su questo difficile periodo storico. Mi è venuto in mente di paragonare questo periodo storico al periodo fascista chiamato il “ventennio”. Nel ventennio venivano imposte molte cose, una mi ha colpito molto, era la richiesta del governo fascista, fatta a tutti i maestri e professori scolastici e universitari di firmare un documento dove si dichiarava “fedeltà al fascismo”. Non una cosa da poco, se ci pensiamo, mica tutti saranno stati fascisti, anzi nell’ambito culturale molti erano in contrasto con questa dittatura. Tuttavia sono stati circa 8 i professori che non hanno firmato questo documento, 8 in tutta Italia. Incredibile vero? C’è da dire che chi non firmava rischiava il posto di lavoro, ‘anche se mi vien da pensare che se la maggior parte non avesse firmato, chi avrebbe portato avanti l’educazione scolastica; forse i docenti pensavano che prima o poi le cose sarebbero cambiate in meglio. A volte mi dico: accidenti appellarsi alla speranza. E quella speranza infatti si tramutò in tragedia. Ritornando ai nostri giorni ho la sensazione ripeto che stiamo subendo un lavaggio del cervello basato su informazioni a senso unico. Tutta la politica e i suoi luoghi di potere fanno arrivare casa per casa attraverso i social e i media un pensiero unico senza un contraddittorio senza una discussione tra chi non la pensa allo stesso modo. Il metodo è subdolo e imponente nello stesso tempo poiché l’informazione univoca e senza contraddittorio non pone le basi per chi ascolta di stipulare un ragionamento e quindi di poter fare una scelta. Tutti i mass media e i social ripetono ora per ora le stesse informazioni, e non siamo mica invasi dai marziani, dati su dati percentuali su percentuali di malati, di terapie intensive, di morti tutto per indirizzarci e convincerci che la soluzione sono questi vaccini fatti così in fretta e fuori protocollo che abbiamo visto possono causare anche reazioni mortali e anche invalidanti. Fortunatamente grazie sempre a dei social indipendenti, lontani dal potere, si sono potute scoprire alternative veramente efficaci contro questo covid. C’è, un’ampia letteratura che medici uscendo dal protocollo ‘sono riusciti a trovare una cura al covid con alte percentuali di guarigione. Allora perché nelle tv ammiraglie, non solo di Stato non se ne parla? Il risultato è paragonabile a ciò che ho descritto sopra: nel ventennio tutti i professori italiani esclusi otto hanno giurato fedeltà al fascismo ora dovremo essere tutti vaccinati e con il green pass per “forza”. A questo punto, per assurdo, la questione più preoccupante non è tanto che saremo costretti a fare una cosa che non siamo convinti di fare: il vaccino e il green pass ma il modo utilizzato per raggiungere questo scopo che altrimenti non si sarebbe potuto realizzare visto che la nostra Costituzione si poggia sulla libertà di pensiero e di espressione. Con l’obbligatorietà del green pass sul lavoro: o ti vaccini o non lavori . Le cose stanno così fate come volete!! La situazione sta peggiorando anche tra i cittadini perché per colpa di questa informazione univoca si sono formati due schieramenti: i no vax e i si vax. Mi auguro di non arrivare a scannarci nelle piazze ma se l ‘informazione non cambia il rischio che succeda è molto alto. Se succederà lo Stato potrà decidere anche di usare la forza fisica e da qui facilmente si rischia di trovarci dentro uno Stato militare. Mai come oggi c’è bisogno di partecipazione e mai come oggi c’e’ bisogno di un confronto democratico non “tirannico” sulla gestione delle informazioni. E’ con grande dolore con incredibile coincidenza che proprio mentre sto per finire il mio articolo vengo a conoscenza della morte del Dott. De Donno, proprio un dottore al quale io mi riferivo sulle cure alternative al vaccino. Cure al plasma iperimmune che hanno salvato e guarito dal covid decine di persone, anche molto anziane. Perchè questa cura non è stata presa in considerazione? Forse perchè poteva rendere il vaccino superfluo e quindi le case farmaceutiche non avrebbero guadagnato quanto avrebbero voluto?
Penso ,sempre andando dietro nel tempo, che questo suicidio possa essere paragonato a quello di Primo Levi autore del libro “Se questo è un uomo” riferendosi a quello che uomini hanno fatto ad altri uomini.
Il loro suicidio manda, purtroppo, un messaggio senza speranza: “Se questo è un uomo”.
Scegliere il commercio locale è dare un futuro sereno alle nostre città ?