Dopo l’articolo dove la signora Miranda Maraldi ha lamentato il fatto che i maggiori eventi che attirano gente si svolgono solo ed esclusivamente sul Porto Canale, escludendo le attività che sono al di fuori di questo circuito, abbiamo ricevuto altre testimonianze di altri commercianti.
Paola del Bar Manzelli: Non bastava il susseguirsi del Covid, la speculazione di luce gas, l’ alluvione…il ponte di viale Roma chiuso che ci ha tagliato le gambe. Sono d’accordo con la signora Miranda che viene tutto monopolizzato sul Porto Canale. Oltretutto il Porto Canale si vende da solo. Quindi il fatto che le principali manifestazioni di interesse turistico siano concentrate a ridosso del canale, poi con la chiusura del ponte per un periodo così lungo, se si vogliono affossare tutte le attività nei dintorni ci stanno riuscendo e bene. Speriamo che il ponte riapra presto entro maggio.
Cristina della caramelleria Sugar: Sono 17 anni che ho rilevato questa attività storica. Approvo ogni singola parola detta dalla signora Miranda Maraldi, aggiungo anche che dall’anno scorso la chiusura del viale Roma ( dichiarazione del sindaco che prometteva riapertura in Aprile, ma tutt’ora ancora chiuso) a influito in modo significativo sulla desertificazione del viale Carducci. Poca gente, pochi ragazzi e poche attrazioni o manifestazioni sul viale. Io sono di Bellaria Igea Marina e facendo un confronto, secondo me, Cesenatico non è tanto organizzata, bellissima comunque come città. Quello che mi sono chiesta molte volte in quel tratto di viale Roma dove c’è poco passaggio di auto si poteva mettere un mercatino anche nel fine settimana, non bancarelle con il mangiare come fanno di solito, avrebbe fatto girare le persone fino li. E poi voglio fare una proposta per Natale organizzare un bel presepe di sabbia davanti al Grand Hotel attirerebbe gente anche sul viale.
Damiano della stamperia Easy Take: Con gli eventi sempre in centro i commercianti fuori dal circuito sono esclusi, noi poi siamo ancora più distanti dal centro quindi ci sentiamo ancora più esclusi. Come commercianti diamo un servizio al cliente, al turista per il bene anche del comune di Cesenatico, stando sempre aperti ma cosa fa il comune per il servizio che da il commerciante? Nulla non ci viene per niente riconosciuto il nostro servizio. Io propongo una protesta per i commercianti che si sentono esclusi: metterci d’accordo per dare un disservizio al turista attraverso la chiusura unanime della serranda delle nostre attività quando c’è maggior afflusso di gente. Bisognerebbe, però, essere in molti. Chi è interessato mi contatti che vediamo se unendo gli intenti si porta la nostra protesta all’amministrazione. Poi io lamento anche il degrado della area ex nuit che l’ho nominata “il Bronxetto” il bronx del Boschetto, area che è tornata al comune e che è il comune ancora non ha provveduto a sistemare in maniera decente. Questa area non si può lasciare in queste condizioni. Invito anche le persone a partecipare alle riunioni di quartiere per lamentare questi fatti per fare in modo, così, che i commercianti vengano sostenuti anche dal comitato di quartiere. La funzione del comitato di quartiere è quella di avere prima gli incontri con i cittadini avere una linea comune e poi andare dal sindaco per presentare i problemi riscontrati, perché sono loro il legante con il comune. Però ci vuole partecipazione da ambo le parti.
Queste le mie considerazioni:
Azzurro come il pesce? Un successone così ne parla la stampa locale. E sicuramente è stato un successo. Ma non per tutti. Ecco la nota stonata nessuna stampa locale fa riferimento ai malumori di molti commercianti fuori dal percorso magico dell’evento. È fisiologico diranno gli esperti tutti non si possono accontentare… certo è vero ma non è giusto che siano sempre i soliti a “gioire” dell’incasso derivato da questo evento. C’è stata una grande differenza di presenze nella passeggiata, per esempio, lungo il viale Carducci dal Miramare a viale Torino. Lì le giornate di festa non si sono sentite, non solo, anche il solito passaggio non c’è stato perché tutti erano là: sul Porto Canale. Possiamo dire oltre il danno la beffa. Il danno di non essere come posizione dentro l’evento con la propria attività, la beffa che in quei giorni non c’è stata la solita passeggiata dei giorni di festa perché la passeggiata é stata indirizzata verso il canale. Questa è una manifestazione importante e va continuata senza meno tuttavia c’è necessità di studiare un piano per coinvolgere il più possibile tutte le attività o almeno la maggior parte che ci sono in tutta l’area turistica di Cesenatico. Quindi anche tutto il viale Carducci, il viale Roma come il viale Trento. Mi si dirà che è impossibile: ok però proviamoci! Avevano provato tempo fa organizzando cucine nella colonia Agip ma non ha, effettivamente funzionato, forse si è desistito troppo presto in questo intento: distribuire la gente su tutto il territorio turistico di Cesenatico. Progettare per distribuire meglio il pubblico penso che questo debba essere il primo obiettivo che l’amministrazione di Cesenatico deve raggiungere nei prossimi eventi e nelle prossime organizzazioni. Viviamo un periodo ormai prolungato di grande crisi del commercio e dettaglio ed è proprio per questo, per salvaguardare queste persone che ancora hanno voglia di crederci e hanno o avranno voglia di fare debiti per aprire una piccola attività; che l’amministrazione di Cesenatico qualsiasi essa sia ha l’obbligo e il dovere di coinvolgere tutti in questi grandi eventi di successo.
Ricordiamo l’appello fatto dal sindaco di anno scorso che aveva richiesto a tutte le attività di Cesenatico, quindi anche quelle lontano dal Porto Canale, di prolungare l’apertura anche per tutto il mese di settembre per allungare la stagione, perché erano in programma diversi eventi. Se queste attività sono importanti in bassa stagione si dare loro la possibilità di lavorare anche in alta stagione creando eventi che possano portare gente anche davanti le loro attività. Se no si chiedono sacrifici solo ad una parte di commercianti di Cesenatico, poi dopo ci troviamo che le serrande rimangono abbassate e non si riaprono più.
Il sindaco ed una buona amministrazione hanno l’obbligo ed il dovere che questo non succeda nella nostra Cesenatico.