Mi sono accorta che sono monotematica quando esprimo le mie idee. Parlo sempre dell’essere umano di come è cambiato e di come deve cambiare per ottimizzare il suo futuro.
Già!: ottimizzare il proprio futuro significa farsi accompagnare dalle tecnologie che continuamente diventano sempre più sofisticate.
È banale parlare della comodità di farsi portare a casa i prodotti scelti su Internet: scarpe, vestiti, prodotti alimentari, tecnologia ecc… in un clic hai tutto sei padrone del mondo (un attimo, se ai i soldi però!) Che sensazione meravigliosa! se addirittura ti puoi comprare una macchina: la vedi, la scegli e te la portano a casa.
Si casa dolce casa, come una volta quando si tornava a casa dopo aver lavorato e ci si ritrovava a pranzo o a cena con tutta la famiglia (Sì perché tutti o quasi tutti i lavori una volta avevano gli stessi orari), al massimo davanti ad una radio o televisione timidamente accesa. Si! perché era più importante parlare in famiglia che ascoltare radio e TV. Ora, casa dolce casa lo possiamo urlare più forte e con più ragione: senza muoverci dal nostro divano possiamo ordinare e farcelo portare, di tutto, compreso, estremamente parlando una donna o un uomo per avere un po’ di compagnia.
Il mondo “deve” guardare il futuro e quindi deve approfittare del progresso che ci viene proposto o imposto?. Ma per farlo bisogna sempre avere soldi, perché inseguire e raggiungere “questo” progresso devi avere i soldi, molti soldi. Ecco perché tutti stanno correndo, ci avete fatto caso? In tutte le nostre “faccende” quotidiane non sembriamo più quelli di una volta che per qualsiasi impegno o cosa da fare ci si muoveva con calma, passo d’uomo, ora è tutto accelerato: parlare al telefono, fare la spesa, fare da mangiare, ordinare online ecc… Sembra che ti manchi il tempo…
E’ forse così? E’ come aver tantissima fame, avere 10 tavole imbandite e voler mangiare tutto, perché? Non vorrai mica che possa lasciare sul tavolo la cosa più buona che c’è!
Beh allora voi direte: stai ancora parlando dell’essere umano.
Si ! , mannaggia, mi è sfuggita la penna… Ma… Ma il finale.
Non riguarderà l’essere umano, si concluderà parlando dei miei gatti, una vita come i miei gatti. Perché i miei gatti? Semplicemente perché loro la vita non gliela cambia il frigo nuovo, l’omino di Amazon che ti porta un cellulare nuovo, oppure Alexia, Alexia non parla la lingua dei gatti, e tutta quella roba che a noi umani ci fa felici (basta avere i soldi) a loro, i gatti, gli piacciono le coccole, le carezze, gli sguardi, il gioco con te padrone che ti diverti con lui e ti diverti tanto a tal punto che a volte rimedi qualche piccolo graffio. Perché lui, il gatto, sa! e ti avverte quando esageri a giocare con lui. Purtroppo non c’è nessuno che ci avvisa, a noi essere umani, quando stiamo esagerando nel correre in avanti, nel progresso e così ci perdiamo il bello di una carezza, di una coccola…come le coccole che prendevano i gatti di mia mamma di mia nonna e via …via nel tempo….
FORSE I GIOVANI NON SANNO CHE ….