Quanta stupidità ci ha avvolto in quel periodo di disumana follia. Ripercorriamo un attimo quei giorni quando uscendo di casa guardavi di soppiatto chiunque incontravi, pensando se esso potesse contagiarti e lo stesso pensava l’altro guardandoti sempre di soppiatto. In quei primi mesi ci hanno tenuto in casa bombardandoci di dati e notizie sul Covid. Il mondo era fermo lì niente altro succedeva, si era tutto fermato guerre attentati, erano notizie inesistenti, incidenti o inondazioni neanche i terremoti ci sono stati. Tutto era fermo il mondo si era fermato, solo il Covid vagava indisturbato nella mente delle persone e così poteva essere nelle strade, oppure nel carrello della spesa, oppure nel caffè appena preso al Bar. Guai ad avvicinarti troppo era pericoloso, non si poteva parlare, darsi la mano, avvicinarsi, insomma ognuno era diventato un pericoloso criminale perché poteva attaccare il virus. Ma pian piano ci hanno aperto, ci hanno concesso libertà così tutti eravamo felici di poter ricominciare a vivere, ci avevano concesso di vivere però sempre ad intermittenza. Ma la disumana follia ancora non aveva raggiunto il suo culmine perché con il green pass siamo arrivati alla disumanità totale. Ci siamo emarginati gli uni con gli altri, ci siamo accaniti gli uni con gli altri. Abbiamo accettato di esprimere il lato peggiore di ognuno di noi semplicemente perché qualcun altro la pensava diversamente. I sindaci di ogni città hanno ubbidito ai diktat che gli sono stati dati senza dubbi e senza scrupoli hanno lasciato che ciò accadesse, che l’emarginazione andasse avanti per il suo corso, hanno ubbidito e basta, capite!

Senza umanità, senza pensare, senza porsi il ragionevole dubbio, hanno lasciato che le proprie città fossero campi di battaglia tra le persone.

I locali al chiuso erano vietati i cinema, i teatri erano chiusi perché invece i supermercati, gli ipermercati ed i centri commerciali che erano sempre luoghi al chiuso erano aperti? qui non c’era rischio contagio come in un cinema? Già da questo si doveva capire che non era una cosa seria e che le regole le hanno fatte chi ha più potere economico e che può così corrompere la politica. E’ un peccato che i sindaci di fronte a questo comportamento palesemente contraddittorio del governo non siano usciti da questo coro. Forse perché gli conveniva stare buoni e non andare contro il governo, perché a questo punto mi viene proprio da dire che non conta più l’ideale ma solo il proprio stipendio. Guarda caso, infatti, ai sindaci hanno triplicato lo stipendio. Mi rifaccio a marzo 2021 quando qui in Emilia Romagna eravamo in zona rossa e nei mercati ambulanti all’aperto si potevano vendere solo alimentari prodotti agricoli e florovivaistici, mentre nei supermercati e nei negozi specializzati era concesso vendere anche profumi e cosmetici, saponi, detersivi ed altri detergenti, biancheria, confezioni e calzature per bambini e neonati. Questo ha imposto ai cittadini che se volevano comprare certi prodotti potevano andare solo al chiuso dove erano, a detta loro, più a rischio di essere contagiati. Una conseguenza di queste scelte ha fatto sì che molte piccole attività hanno chiuso definitivamente, impoverendo ulteriormente il nostro tessuto economico, sociale. L’economia delle piccole attività commerciale è un‘economia circolare che arricchisce ognuno di noi. Ora vediamo i danni, non ci sono neanche più soldi per le pensioni. Intanto stanno aumentando centri commerciali, parchi commerciali ed addirittura supermercati senza cassiere e magari tasse e guadagni sono portati fuori dall’Italia nei così detti paradisi fiscali.  Basta con questa politica bisogna mandarli tutti a casa, perché tutti sono complici della distruzione della nostra nazione “L’Italia”.

Non ci danno più sicurezze. Non c’è sicurezza di lavoro per i giovani e quello che c’è è sottopagato. I giovani non si fanno una famiglia proprio perché non hanno prospettive per il futuro, infatti scappano dall’Italia. Quando uno Stato non pensa ai giovani è uno stato finito, non si può più definire uno Stato è diventato qualcosa di peggio, di brutto e questo mi fa paura. I giovani non si sposano, non fanno figli e questa è una sconfitta per uno Strato.  Vogliamo parlare della sanità che ormai è diventa tutta privata e con la povertà aumentata se vuoi una visita con la mutua devi aspettare mesi se non anni, ma se paghi te la danno subito. Ed i pensionati che hanno lavorato una vita si ritrovano con pensioni da fame e presto ci sarà sempre più difficoltà a pagarle queste pensioni, proprio perché è stato distrutto lo stato sociale economico. Le pensioni venivano coperte anche delle migliaia di piccole attività commerciali che in questi anni hanno chiuso. Ora non c’è più equilibrio. E le multinazionali?  A Trento apre il primo supermercato senza casse, ne commessi, ne contanti.  E’ della Conad. Anche qui a Cesenatico da anni la Conad ha questo tipo di casse in funzione, anche a Cervia la Coop ha le casse automatiche.  Quindi prestò potrebbe succedere in tutta Italia. Così non si pagheranno più gli stipendi e le pensioni….a coloro che avranno la fortuna di arrivarci in pensione, perché gli altri saranno tutti disoccupati. Vogliamo iniziare a riflettere sui danni che queste scelte ricadranno sia su di noi che sulle nuove generazioni, oppure stiamo a guardare gli eventi ed a lamentarci?

 

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