In questi giorni mi è capitato di passare per via Canale Bonificazione e all’altezza del civico 199  non ho trovato più il sito archeologico ma terra tanta terra che lo ricopriva, come se nulla in quel luogo fosse mai successo come se nulla in quel luogo fosse mai stato ritrovato. Ho provato a cercare su internet digitando: “chiuso il sito archeologico di Sala di Cesenatico” ma nulla, vengono solo gli articoli delle due aperture al pubblico avvenute il 20 ottobre 2023 ed  il 1 dicembre 2023. Il cantiere che era stato aperto per il sito archeologico ora non c’è più ed io da cittadina mi faccio domande su dove sia ora i reperti e cosa ci sia rimasto sotto a quella gettata di terra che ora ricopre tutto. Perché non c’è stata nessuna comunicazione da parte dell’amministrazione su tale chiusura? Insomma credo che i cittadini che sono stati tanto interessati nell’andare a visitare questa importante scoperta debbano avere delle risposte. Facciamo una breve cronologia ed un piccolo riepilogo.

Come sono stati trovati i reperti?

Mentre la ditta Snam era in corso per i lavori di posa per il metanodotto emergono i reperti archeologici di manufatti e resti antichi. E’ stata scoperta un’antica mansio romana che praticamente non era altro che una stazione di tappa, di posta per le arterie stradali antiche. Sappiamo che il territorio romagnolo racchiudeva i raccordi importanti della via Popilia che conduceva ad Andria, l’Emilia a Piacenza e la via Flaminia a Roma.

Che grandezza era il cantiere del ritrovamento?

Era stata scavata un ‘area di circa 95 metri per 25 dove in corso d’opera si sono trovate anche diverse tombe. Alla sosta e ristoro sono state trovate anche delle fornaci per la cottura di pietre, tegole e vasellame. Il tutto risalente tra il I secolo a.C e il IV-V d.C.

Durante l’anno passato, il 2023, è stato aperto al pubblico ben due volte, come abbiamo riportato sopra, dove cittadini e scuole hanno potuto visitarlo. Queste aperture erano state organizzato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna in collaborazione con Snam Rete Gas Spa.

Ma ora più nulla tutto è stato sommerso e non sono usciti comunicati su dove questi reperti siano stati portati e se era emerso tutto ciò che doveva emergere.

Ho trovato cercando sul sito del comune di Cesenatico un importante accordo di programma inserito nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche della Provincia di Forlì Cesena 2020-2022.

ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA COSTITUZIONE DI UN PARCO ARCHEOLOGICO IN RETE NEI COMUNI DELLA VALLE DEL RUBICONE E REALIZZAZIONE DELLO STRALCIO DI COLLEGAMENTO TRA LA SS.9 “VIA EMILIA” IN LOCALITÀ S. GIOVANNI IN COMPITO E IL CASELLO A14 “VALLE DEL RUBICONE”

sottoscritto da per la PROVINCIA FORLI’-CESENA Enzo Lattuca – per l’ UNIONE RUBICONE E MARE Filippo Giovannini – per il COMUNE DI BORGHI Silverio Zabberoni – per il COMUNE DI CESENATICO Matteo Gozzoli – per il COMUNE DI GAMBETTOLA Maria Letizia Bisacchi – per il COMUNE DI GATTEO Roberto Pari – per il COMUNE DI LONGIANO Mauro Graziano 41 – per il COMUNE DI RONCOFREDDO Sara Bartolini – per il COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI Luciana Garbuglia – per il COMUNE DI SAVIGNANO SUL RUBICONE Filippo Giovannini – per il COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE Tania Bocchini – per il MINISTERO DELLA CULTURA per il tramite della SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI RAVENNA, FORLÌ-CESENA E RIMINI Federica Gonzato – per la REGIONE EMILIA-ROMAGNA Roberto Gabrielli.

Questo accordo a quanto pare  è stato fatto perché sono stati ritrovati anche a Gatteo nel 2018 dei reperti importanti durante la realizzazione di un polo logistico. Gli scavi archeologici a Gatteo sono duranti circa due anni. Questo accordo che ho trovato era per la costituzione di un parco archeologico per collegare questi ritrovamenti di Gatteo al sito importante di San Giovanni in Compito. Quindi c’è  programma  una sensibilità al valore di queste scoperte. Ora certamente questo ritrovamento avvenuto a Sala di Cesenatico era molto piccolo ma comunque poteva essere importante per capire la Storia, visto che poteva essere proprio un’area di sosta che collegava le vie importanti che attraversavano la nostra Regione.

Insomma quello che mi fa più riflettere è il silenzio sulla chiusura del cantiere senza che non ci sia stato un comunicato ed una spiegazione da parte anche del nostro sindaco che comunque ha sottoscritto per il comune di Cesenatico l’accordo sopra riportato. Come dalle date che troviamo questo accordo è stato redatto che ancora il sito di Sala non era stato scoperto  ma che comunque fa capire che questi ritrovamenti coinvolgono il territorio ed è quindi, secondo me, il  sindaco  dovrebbe dare risposte ai cittadini di Cesenatico su questo cantiere che ora è chiuso su dove sono stati portati i reperti e cosa è rimasto sotto terra oltre al tubo della Snam ?

 

Questo sotto il mio giro al sito archeologico di Sala di Cesenatico il 1 dicembre 2023 quando era aperto al pubblico