Giovedì 27 ottobre si è svolta la riunione del quartiere Centro-Boschetto aperta ai cittadini. Erano presenti il Presidente Sara Romagnoli, il vice Presidente Chiara Abbondanza, i consiglieri Rodolfo Fiaschini, Igor Magnani, Sara Piscaglia e Raffaella Martone. L’ ordine del giorno riguardava gli Eventi natalizi – Il Controllo del vicinato – le problematiche riguardanti centro storico, ordine e sicurezza. Per dare risposte chiare alla sicurezza ed al controllo di vicinato erano presenti il vice Sindaco Lorena Fantozzi, Il comandante della Polizia Edoardo Turci e il Vigile Umberto Ugone responsabile del nucleo del controllo del vicinato. L’assessore Gasperini doveva essere presente ma purtroppo non è riuscito a venire. Erano presenti anche una quindicina di cittadini del quartiere. Il presidente di quartiere Sara Romagnoli apre la seduta esponendo il calendario eventi di Natale del comitato Centro Boschetto. Come comitato sono stati affidati dall’amministrazione 1500 euro per eventi dedicati al quartiere. Questi soldi verranno spesi per organizzare degli eventi ed il ricavato degli eventi andranno in beneficenza ad associazioni locali che ancora non sono state definite. Gli eventi organizzati sono: il 22 dicembre alle ore 21 nel teatro della parrocchia San Giacomo ci sarà un concerto Gospel. Nella parrocchia di Boschetto invece in data 18 dicembre ci saranno i Burattini di Flavio Ferrante. Evento che si ripeterà anche a inizio anno in data ancora da decidere, i Burattini questa volta saranno di Sandra Paglierani. Questi eventi per i bambini si svolgeranno nel pomeriggio dove verrà offerta anche una merenda.
Chiara Abbondanza vice presidente di quartiere espone il progetto controllo di vicinato dove si è offerta come referente. Dovrà creare una rete di contatti di cittadini del quartiere che vogliono fare parte di questo progetto, creare così una chat dove si convoglieranno le varie segnalazioni di dubbia entità. Riferisce che ha già avuto contatti per intraprendere questa strada con il responsabile del nucleo del controllo del vicinato Umberto Ugone.
Igor Magnani consigliere di quartiere espone la problematica dei clochard in centro storico che sono arrivati nel 2012/2013. Si rendono conto che non possono addossare tutte le responsabilità alla polizia municipale, perché si dovrebbero attivare tutta una serie di interventi che si incrociano. Ritiene che c’è una sorta di rapporto tra i clochard e gli ambulanti produttori agricoli in piazza delle conserve e che questo è un finanziamento per le sbornie notturne, quindi ritiene che questo rapporto vada o sciolto o qualificato. Parla anche di sbornie notturne a volte anche violente e ritiene che forse c’è anche la cattiva abitudine di non denunciare i fatti che questi commettono. I due clochard stanziali, afferma, che non sono un grande problema, anche se hanno problemi di alcolismo vedono che in qualche modo si riescono ad approcciare, per questo motivo i cittadini del centro storico non capiscono come mai manchi un rapporto con le associazioni del terzo settore, facendo dei percorsi per recuperali. Lasciarli così all’abbandono si crea attorno a loro varie problematiche che sono lo spaccio, le risse e altre problematiche pericolose per chi vive nel quartiere. Notano che questo periodo da novembre ad aprile è il più problematico, cala l’attenzione e quindi nascono forti problemi di disagio e quindi secondo loro è il momento di intervenire.
L’intervento del comandante della Polizia Edoardo Turci va a delucidare le problematiche sicurezza e racconta il percorso che hanno fatto sulla problematica clochard in centro storico. Dal 2017 raccolgono dati sui senza tetto che vivono in piazzetta delle conserve sanno quindi chi sono. Riferisce che il problema dei senza tetto è un problema complesso, in quanto sono persone che scelgono di vivere all’agghiaccio e per risolverlo si deve rispettare l’aspetto giuridico, l’aspetto sociale, l’aspetto umano. Hanno parlato con il prefetto che gli ha spiegato che non possono mandarli via se queste persone non fanno atti di violenza, oppure non commettono reati. Gli unici due casi che possono usare per intervenire sulla libertà personale sono appunto che abbiano fatto reati, oppure con un trattamento sanitario obbligatorio, ma questi casi non sussistono. Possono provare ad andare tutte le mattine con la CISL a portargli via i cartoni, senza toccare gli effetti personali, ma loro tornano perché in quella zona c’è un certo aspetto di sopravvivenza, tra chi gli porta da mangiare, chi gli dà offerte e poi con il mercatino dei produttori tutte le mattine gli fanno scaricare o caricare le cassette in cambio di qualche sostentamento, in più la Caritas è lì vicino. Queste persone dovrebbero essere seguiti e convinti dai servizi sociali per metterli in condizione che non gli conviene vivere così e bisognerebbe creare un tavolo di concertazione tra questura, forze di polizia, servizi sociali e socio sanitari ed organo politico. Ha portato in visione dei documenti della cassazione dove spiega che si è liberi di vivere in queste condizioni e non si può fare niente se non si commettono reati. Tutto il loro operato sui vari aspetti della sicurezza in città, che riguardi il servizio antidroga, la sicurezza, il controllo del vicinato, viene rendicontato alla questura regolarmente. Per quanto riguarda il controllo del vicinato il comandante della Polizia Edoardo Turci, riferisce che l’assessore Mauro Gasperini avrebbe detto di programmare per il mese di dicembre una riunione pubblica dove sarà presente anche un referente regionale per incentivare il Controllo di Vicinato.
Il comandante Edoardo Turci fa un appunto molto importante e spiega che le denunce servono per avere i finanziamenti per la sicurezza e per ottenerli si vanno a vedere le statistiche in base alle denunce, in questo modo si possono avere più forze di polizia e anche più soldi per fare progetti per arginare il fenomeno. Poi chiarisce l’aspetto burocratico e politico delle problematiche e del fatto che si hanno pochi vigili urbani: “Il costo del personale non deve superare 33% del bilancio comunale, i vigili sono dipendenti comunali”, specifica che quando un dipendente comunale va in pensione si deve aspettare 3 o 4 anni prima di assumerne un altro. Fa un confronto con la città di Cervia che hanno 70/ 80 agenti e spiega che con la politica passata c’è stata la possibilità di assumere e chi lo ha fatto non si trova ora sotto organico, ma chi non lo ha fatto in quel momento è rimasto indietro ed ora sono cambiate le cose e non si può più fare. Ci spiega anche il perché la polizia di Stato da noi in estate non viene più in quanto ora la Polizia può andare solo nei capoluoghi di provincia. Fa presente che mancano anche sei o settemila carabinieri e organi di polizia, ecco perché il discorso del controllo del vicinato è importante perché ci sia il cittadino che collabori.
Umberto Ugone responsabile del nucleo del controllo del vicinato fa il punto della situazione su ciò che hanno fatto e stanno facendo quotidianamente i ragazzi del nucleo del controllo del vicinato. Monitorano quotidianamente piazza delle conserve, la stazione, zona san Giacomo e zone limitrofe e il parco di levante. La settimana scorsa sono intervenuti al parcheggio dell’ospedale dove vi è stato un tentativo di furto, grazie alla collaborazione di un cittadino che ha visto il fatto e così si è individuata la persona, che comunque aveva dei precedenti. Assieme ai carabinieri e grazie alla segnalazione di un cittadino hanno scoperto delle persone che avevano occupato abusivamente dei locali. Sono state prelevate e denunciate. Assieme a Cesenatico servizi è stata fatta la pulizia e la disinfestazione della piazza in centro, questo dopo l’assemblea pubblica del 26 luglio del Quartiere Centro Boschetto dove era stata richiesta. Poi spiega la funzione del controllo di vicinato che ci deve essere un coordinatore ed è questo coordinatore che ha il compito di fare da filtro alle segnalazioni di azioni sospette che si possono verificare nel quartiere. La segnalazione deve essere valutata da un punto di vista di emergenza immediata che non fa parte del controllo di vicinato ma fa parte di un’emergenza e quindi si chiamano subito i carabinieri o la polizia locale o di stato.
L’intervento del vice Sindaco Lorena Fantozzi va a rispondere alle diverse problematiche affrontate, spiega che erano stati trovati alloggi per questi clochard, anche temporanei, ma non ci vogliono stare, vicino alla stazione per le emergenze notturne per dare un alloggio ai clochard ci sarebbero luoghi di accoglienza. La sua idea è che la forza di un quartiere è la collaborazione di guardarsi gli uni con gli altri, osservare, andando a braccetto con i servizi sociali ed essere tutti d’accordo per farsi che questo fenomeno clochard finisca, coinvolgendo la cittadinanza a collaborare dalla signora che gli dà l’euro all’ambulante che gli fa scaricare le cassette per dargli il Tavernello.
Anche il vice Sindaco Lorena Fantozzi parla di denunce che servono proprio per fare i report annuali per verificare così lo stato della zona, la denuncia serve per avere la distribuzione di forze a sostegno per la città e lavorare a livello istituzionale per ottenere qualcosa in più. Fa notare che quest’estate per la prima volta non ci sono stati casi eclatanti, in quanto l’amministrazione ha messo una pattuglia in più fino alle tre di notte per sorvegliare le zone più frequentate dai giovani.
Gli interventi dei cittadini: Il proprietario di un’attività in centro storico spiega che quest’estate si è trovato il clochard a volte con la tenda nel suo parcheggio e lo ha sempre mandato via, gentilmente. E’ andato anche dal Sindaco portandogli in visione le foto di due personaggi che spacciavano davanti al suo Bed and Breakfast e che secondo lui il sindaco dovrebbe fare un’ordinanza dove non si può fare accattonaggio in centro storico. Non ritiene giusto che in un paese turistico come Cesenatico, ora che ci si avvicina al Natale, si trovi il barbone che dorme vicino al presepe, molti non vanno a visitarlo per questo motivo, secondo lui. Oltretutto a notato che tiene il telefonino attaccato all’allaccio pubblico e che se dovesse succedergli qualcosa ne deve rispondere il sindaco stesso.
La cittadina Barbara Pagan fa notare che bisogna ripristinare la fontana in viale Trento che da due mesi è chiusa e che ci vorrebbe anche il ripristino della pavimentazione. Poi va sulla problematica asfalto e dice che ci vorrebbe il ripristino della via Leonardo da Vinci da viale Roma a via Bologna, viale Manzoni e che qui ci sono anche le radici degli alberi che creano dossi.
Prima di chiudere l’assemblea il presidente di quartiere Sara Romagnoli riferisce che presto avremo notizie sui 4 ponti che presto si dovranno ristrutturare. Uno di questi è il ponte di viale Roma. Il vigile Ugone Umberto spiega che durante i lavori non verrà chiuso ma faranno un‘apertura alternata per non bloccare il traffico.
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