L’estate del ‘92 è stata una delle estati più belle di tutta la mia vita. Non c’erano ancora i pensieri “da grande” ma cominciavi a sentirti tale. Si perché quando hai 14 anni, vivi in una città sul mare e hai dei veri amici su cui contare è tutto quello di cui hai bisogno!
Le giornate erano divise in andare al mare, tornare a casa per cena e ritornare al mare! Eravamo un gruppo di una decina di ragazzi e ragazze più o meno della stessa età, cresciuti a pallone e nascondino nella stessa strada e che ancora si muoveva in bicicletta senza paura a girare per le strade anche di sera.
Il pomeriggio ci si ritrovava in spiaggia, la spiaggia libera di Cervia, senza un orario tanto sapevamo che c’era sempre qualcuno o che qualcuno sarebbe arrivato. Non eri mai da solo, i tuoi amici erano sempre lì! Niente messaggini, bastava un << ci vediamo domani! >> e ci si vedeva sempre lì al solito posto.
La sera era la stessa situazione: << ci vediamo dopo!>> e puntualmente tutti sul muretto del lungomare di Pinarella. Ci si sedeva e si passavano ore a chiacchierare e a non far niente, ma in compagnia. Certo le cose erano molto diverse da ora. Si poteva andare in spiaggia senza problemi a passeggiare. Noi ci mettavamo a sedere sui lettini o sulle sedie, al buio, perché non c’era alcuna paura! Ogni tanto passava il proprietario a controllare (…non si mai!), ma eravamo solo lì per passare del tempo insieme, e lui continuava il giro di controllo dello stabilimento ricordandoci di mettere a posto i lettini prima di andarcene, tutto qui. Eravamo un gruppo, un gruppo di amici. Ora sarebbe impensabile che un gruppo di ragazzini stesse seduta al buio in spiaggia.
Oggi è molto diverso. Lo stabilimento dove ci trovavamo la sera è molto cambiato, nel 1992 era un semplice bagno al mare con ombrelloni, spiaggia e campetto da Beach Volley mentre ora è una super struttura balneare con ogni genere di confort, zone relax, sport, passatempo, con un campionato di Beach Volley trasmesso in TV e la sera… la sera si chiudono i cancelli e tutti a casa! Purtroppo è stato necessario impedire l’accesso alla spiaggia negli anni 2000 quindi niente più passeggiate in spiaggia la sera (sia chiaro che è la situazione di tutta la riviera romagnola!) e anche il lungomare si è svuotato, ora la sera non c’è molta gente, al massimo si può trovare qualche persona che fa jogging ma di persone a passeggio davvero poche. Si preferisce andare in posti più vivi “in movida” e anche i giovani si sono spostati altrove.Anche i giovanissimi, come potevamo essere noi, dei quattordicenni senza una lira in tasca, snobbano il lungomare. Anche per loro le abitudini sono cambiate, si sentono e dimostrano molto più della loro età ma non sanno cosa si perdono ad essere nel limbo dei “non più bambini ma neanche grandi” ed è un vero peccato. Le sere a non far niente, a chiacchierare su quel muretto non le dimenticherò mai.
Noi facevamo “le vasche”! Facevi su e giù per il lungomare e chiacchieravi, chiacchieravi e chiacchieravi! Si conoscevano altri ragazzi come noi che venivano in villeggiatura, si in villeggiatura! Rimanevano un mese o due a volte anche tutta l’estate e la sera poi venivano anche loro sul quel muretto! Ed erano amici che ritrovavamo puntualmente gli anni successivi. Non c’era bisogno di scriverci o di telefonarci tanto noi tornavamo su quel muretto appena finiva la scuola!
Poi quando finiva la serata: a casa. Insieme o da soli, perché non avevi paura di tornare a casa di notte. Eri tranquillo anche se c’era poca luce. Eri tranquillo anche se eri da solo. Eri tranquillo.
E il giorno dopo? Tutto si ripeteva! Ed era bellissimo!
Elisabetta Milone