Rimini Basket Libero in trasferta a Forlì per la prima partita tra gruppi informali che non chiedono il green pass ai maggiori di 12 anni.
 
All’aperto in un parco pubblico della periferia di Forlì, sabato 12 marzo, dopo mesi di incertezza sul proprio futuro sportivo, il gruppo informale Rimini Basket Libero ha giocato la prima partita amichevole fuori casa.
Il gruppo riminese si è formato con il passaparola attraverso le chat quando il decreto 229/2021 ha stabilito che, per praticare sport con un’associazione, i maggiori di 12 anni sono tenuti a presentare il Super Green Pass che si ottiene con la vaccinazione o dopo aver contratto il Covid. Tanti sono i ragazzini che all’improvviso, dopo aver già subìto mesi di restrizioni, si sono trovati esclusi da attività di cui erano appassionati, attività condotte da associazioni che nel loro statuto hanno finalità di aggregazione, socializzazione, promozione della salute fisica e del benessere psicologico, e dove potevano trascorrere ore di tempo libero in modo costruttivo, in attività amatoriali o agonistiche. Associazioni che, contrariamente ai propri principi, si sono trovate a dover mettere in atto una vera e propria discriminazione all’interno dei gruppi dei loro giovani allievi. 
Il Rimini Basket Libero si è formato in risposta a quella che sembrava una strada senza uscita: oggi conta di quattordici ragazzini tra gli 11 e i 17 anni provenienti da associazioni dislocate tra il riminese e il Rubicone che si allenano una volta a settimana con l’obiettivo di portare a due gli allenamenti. 
  • “Vederli entusiasti, felici e gioiosi – affermano i genitori – è stata la cosa più bella ed emozionante di tutta la giornata. Siamo in contatto con altri gruppi liberi del territorio per organizzare altri incontri amichevoli dove l’importante sia riconoscersi nei valori comuni dello sport.”

 

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