Passeggiando lungo il viale Leonardo Da Vinci che dalla grande rotonda di viale Roma ti porta in centro a Cesenatico nel nostro affascinante Porto Leonardesco e la caratteristica via Fiorentini, parallela del Porto Canale, c’è un polo di negozi che abbellisce la nostra città. Tra panificio, profumeria, tabaccheria, libreria esoterica, si trovano anche negozi di abbigliamento, scarpe e servizi per la tecnologia. La passeggiata continua con una girandola di attività di ristorazione e di negozi molto particolari e ricercati.
La mia attenzione viene rapita dalle vetrine del negozio di abbigliamento uomo e donna “Safarà ”, così entro a fare due chiacchiere con le titolari Sara Romagnoli e Gessica Valbonesi.
Si sono trasferite in questa nuova location due anni fa, dopo il lockdown del 2020. Il loro negozio prima era situato in viale Roma. Un negozio curato e sempre attento all’ultima moda. Il gusto bizzarro dell’arredamento colpisce subito: dal particolare banco cassa, il cofano di un’auto anni 50. Tanti piccoli dettagli fanno capire come Sara e Gessica curano ed amano il proprio lavoro.
Chiedo a Gessica come va il lavoro in questo periodo particolare e lei mi informa del fatto che nonostante il trasferimento e questo ormai ridicolo apri e chiudi il lavoro procede abbastanza bene e che i clienti sono tornati tutti e ne hanno acquisiti altri.
Chiedo a Sara come e se usano i social per promuovere la loro attività.
“Non usiamo i social in modo assiduo, tuttavia lo riteniamo utile per proporre i nostri bellissimi capi. E’ una vetrina in più sul mondo, il rapporto con il cliente preferiamo coltivarlo personalmente dal vivo coccolandoli, consigliandoli per godere dei loro sorrisi, non è importante quanto spendono ma che vadano via contenti. Per svolgere questo lavoro oltre alla passione serve conoscenza dei tessuti, e della storia della moda. Ci sono correnti che vengono seguite ed hanno una linea logica, se crei interesse le persone apprezzano maggiormente e vinci la loro fiducia. Per noi è una sfida continua vedere clienti che tornano soddisfatti. Puntiamo molto sulla qualità e sul made in italy. Ci tengo a dire che Guess, il nostro marchio principale, da quest’anno produrrà tutto in italia, seta e tessuti italiani. La gente quando entra nel nostro negozio si sente a casa, da noi trovano sempre un sorriso, un abbraccio, un caffè, trovano quello che non trovano dentro la freddezza dei supermercati.”
Chiedo anche a Sara cosa manca a Cesenatico per invogliare la gente allo shopping locale e lei sorridendo dice :
“A mio parere mancano negozi di alto livello e soprattutto la qualità .
Per invogliare la gente allo Shopping a Cesenatico, si potrebbero creare eventi inerenti alla moda, giornate dedicate. Credo che queste iniziative dovrebbero partire dal comune e coinvolgere noi negozianti, anche perché non c’è molta collaborazione quindi dovrebbe essere l’amministrazione tramite eventi a coinvolgerci. Purtroppo ogni negoziante pensa un po’ per sé, invece se creassimo tra di noi un’unione potremmo attirare più gente e se c’è gente si lavora tutti. Tra l’altro siamo state molto contente quando è stata nominata vice Sindaca di Cesenatico Lorena Fantozzi.”
Apriamo una piccola parentesi su chi è Lorena Fantozzi: è una stilista figlia di Antonella Parafioriti, casa di moda storica di Cesenatico dove Lorena ha anche lanciato una propria linea con il marchio Lo&Lo abiti da sposa e cerimonie.
Continua Sara:
“Ci aspettiamo grandi cose dalla nostra vice Sindaca per dare un valore aggiunto a favore delle piccole attività commerciali di Cesenatico tramite iniziative ed eventi innovativi. Vogliamo anche per questo dire che il viale Leonardo da Vinci è abbandonato. Bisogna in primis risistemare marciapiedi, aiuole e strada e questo già sarebbe un valore aggiunto per i negozi. Poi un’idea che mi ronza in testa e che potrebbe essere sviluppata appunto con l’amministrazione è quella di posizionare davanti ai negozi sul marciapiede delle casine di legno fisse ed ogni mese creare eventi che possono spaziare dalla moda, alla cultura, all’’artigianato e tanto altro. Addobbare queste casine con tale servizio creando un percorso per attirare gente. Facciamo un esempio dedicare il mese di ottobre a October fest e quindi coinvolgendo anche bar del luogo per vendere birra.
Creando così anche una sinergia tra le varie attività coinvolgendole tramite un percorso in base appunto al tema scelto. Questo servirebbe anche per unire le varie strade dello shopping di Cesenatico. Vorrei fare un appunto anche sui mercatini che in vari periodi importanti dell’anno vengono posizionati proprio in viale Anita Garibaldi, chiudendo a nostro discapito un punto nevralgico di passaggio delle auto, si dovrebbe optare per questi mercatini sul porto canale dove invece la passeggiata è pedonale. Un’altra alternativa potrebbe essere fare arrivare le bancarelle anche davanti a noi senza tenerci fuori dal percorso. In questo modo si avrebbe la passeggiata anche davanti ai nostri negozi .”
Scegliere il commercio locale è dare un futuro sereno alle nostre città ?