Ho sempre pensato che per far capire meglio i propri pensieri sono molto utili gli esempi e in particolare i parallelismi. Ecco se dovessi spiegare cosa deve succedere o accadere per avere uno Stato italiano funzionante e giusto userei questo parallelismo, dobbiamo avere un buon ammiraglio un buon capitano, perché solo i più capaci possono portare la nave e il loro equipaggio in salvo, in un porto sicuro. Purtroppo ad oggi a parer mio, non mi sembra che lo Stato Italiano abbia un buon capitano e penso anche che non riuscirà a portarci, a sua volta, in un porto sicuro. Il nostro Stato, ma anche gli altri Stati, sembrano delle navi che beccheggiano senza sapere dove andare, c’è molta confusione in mare. Gli stessi sottufficiali, seguendo il capitano, non fanno nulla per migliorare la situazione, sanno di andare alla deriva o perlomeno di viaggiare senza una meta e nessuno fa niente per dare un indirizzo più sicuro alla nave e al suo equipaggio. Un equipaggio composto da tanti soldati semplici, e qualche decina di sottufficiali e ufficiali.  Facendo un conto, facile a farsi, si capisce che nel caso in cui la nave, per qualche motivo, affondasse ci sarebbe solo un numero di scialuppe che salverebbero solo i sottufficiali e gli ufficiali lasciando i soldati semplici solo con il giubbotto salvagente o addirittura con niente che li possa tenere a galla: ciò significa e, sulla nave lo sanno, morte sicura per tutti i soldati semplici, perché per loro non ci sono scialuppe di salvataggio.

Eppure questi soldati semplici continuano ad ubbidire ed accettare questi ufficiali e questo capitano. Non è spiegabile questo comportamento se non nel fatto che tutti loro pensano che la nave non affonderà mai e che forse se affondasse, ognuno di loro pensa che in qualche modo si salverà. La prima cosa che mi viene da dire è che questo comportamento nel corso della storia dell’umanità ha portato, a causato grandi catastrofi tra gli esseri umani. L’esperienza dovrebbe insegnare quali sono le cose da non fare, da non ripetere se si vuole vivere e continuare a vivere nel migliore dei modi. Tutti capiscono e sanno questo. E allora? Perché questa apatia, questa disinteresse alla salvaguardia della propria vita e dei propri cari e dei simili? Eppure la catastrofe è dietro l’angolo e basterebbe unire le forze per cambiare le sorti di questa nave e dei soldati. La nave è destinata ad affondare e i soldati destinati a morire.

Dal bollettino naviganti del 30-05-2025 ore 8:27 del 18/5/2025 la nave sta affondando e tutti i soldati stanno affogando nelle acque gelide dell’oceano, otto scialuppe sono state calate prima che la nave affondasse del tutto e sottufficiali e gli ufficiali sono riusciti a salvarsi e attorno a loro i soldati semplici galleggiavano a pancia sotto senza più respirare, già morti. I soldati semplici avrebbero potuto salvarsi, perché sapevano che in caso che la nave affondasse per loro non c’erano le scialuppe di salvataggio, avrebbero potuto opporsi a quel capitano incapace incosciente e degli ufficiali succubi e proni al volere del comandante. Avrebbero potuto scegliersi un capitano e degli ufficiali degni della loro nave, ma non l’hanno fatto………………….Di Marco Mazzuoli

Un giretto al mercato ambulante 👇😉🛍🤩